Circoscrizioni, democratici «silurati»
Pd, mozione affossata. Sgambetto galeotto di Patt, Insieme e Gruppo misto
Via libera al regolamento per i contributi delle circoscrizioni cittadine. Ma in Aula, ieri sera, a non passare è stato l’ordine del giorno collegato alla delibera elaborato dal Pd. Ad «affossarlo» sono state le astensioni degli esponenti di Insieme Trento, di Patt e del Gruppo misto. Intanto oggi la commissione decentramento entrerà nel merito del futuro dei quartieri cittadini, analizzando la proposta di riforma elaborata dai presidenti delle circoscrizioni.
La delibera, in realtà, è passata. Ma la discussione sul «Regolamento sui criteri e modalità per l’erogazione di contributi e altri benefici da parte delle circoscrizioni», andata in scena ieri sera a Palazzo Thun dopo l’avvio del dibattito di martedì, ha registrato più di un momento difficile. Con le scintille tra Andrea Maschio (Movimento 5 Stelle) e la maggioranza per il «no» all’emendamento dei pentastellati (la votazione è stata ripetuta due volte, con lo stesso esito). Ma, sopratutto, con la bocciatura — inaspettata, fino al momento delle dichiarazioni di voto — dell’ordine del giorno collegato alla delibera presentato dal Pd. Un «no» sonoro, quello incassato dal documento firmato da Elisabetta Bozzarelli e compagni: ai 17 voti favorevoli si sono contrapposte infatti 22 astensioni. Non solo dell’opposizione: a non aver assicurato l’appoggio al documento dem sono stati anche Insieme Trento, il Patt e i due consiglieri del Gruppo misto. Uno «sgambetto» ai democratici arrivato a pochi giorni dal vertice di maggioranza di Malga Brigolina, durante il quale il clima della coalizione sembrava tornato sereno e il rapporto con gli ex Pd tranquillo. Ma, a quanto pare, l’intenzione di tenersi le «mani libere» manifestata dal gruppo guidato da Vanni Scalfi è stata più di un annuncio. E ieri lo si è visto.
Via libera, invece, alle mozioni di 5 Stelle e Altra Trento a sinistra. Mentre per quanto riguarda la delibera, a esprimere apertamente il proprio parere positivo sono stati Pd, Patt, Cantiere civico democratico e Altra Trento a sinistra. Critica, invece, la Lega nord. «A questo regolamento manca la semplificazione» ha tuonato Vittorio Bridi. Alla fine, la delibera ha incassato 27 voti favorevoli e 3 astensioni (quelle dei pentastellati).
E se il tema delle circoscrizioni ha tenuto banco per gran parte delle sedute consiliari di martedì e di ieri, del futuro dei dodici enti decentrati cittadini si parlerà anche oggi in commissione decentramento e politiche sociali. L’organismo consiliare presieduto da Michele Brugnara, infatti, ha in programma una riunione interamente dedicata ai quartieri, entrando nel merito del ruolo che in futuro dovranno avere. Tre i temi all’ordine del giorno. In primo luogo l’assessora Chiara Maule, insieme al dirigente dei Servizi demografici e decentramento Fabrizio Paternoster, illustrerà i dati analitici relativi alle spese sostenute dall’amministrazione per l’erogazione dei servizi da parte delle circoscrizioni e per il loro funzionamento. Quindi i commissari analizzeranno, nel dettaglio, il documento di riforma elaborato dai presidenti dei quartieri e già presentato a Palazzo Thun (un testo finito, sabato scorso, anche sul tavolo della maggioranza comunale nel vertice di Malga Brigolina). Infine, la commissione proverà a predisporre e quindi ad approvare una propria proposta di rinnovamento dei quartieri finalizzata a «favorire la partecipazione popolare». Qualche spunto di riflessione lo ha già offerto ieri sera Stefano Bosetti (Pd-Psi), quando in Aula ha messo in chiaro: «Sul destino dei territori dobbiamo metterci d’accordo, maggioranza e opposizione. O andiamo avanti su questa questione per il bene comune o è meglio andare a casa tutti».
Intanto ieri a Palazzo Thun ha fatto capolino anche il tema — anch’esso affrontato sabato scorso alle pendici del Bondone — della revisione del Piano regolatore generale. A sollecitare il sindaco Alessandro Andreatta è stato il consiglieri Vittorio Bridi (Lega Nord), che in una domanda di attualità ha mostrato più di una preoccupazione per il «nuovo rinvio del Prg al 2019», lamentando anche uno scarso coinvolgimento della commissione urbanistica nel percorso avviato. «Non vedo motivi per preoccuparsi» ha replicato il primo cittadino. Che ha annunciato: «Mercoledì prossimo sarò in commissione urbanistica per affrontare proprio il tema della revisione del Prg».
Rinviata infine, la mozione presentata da Brugnara e sostenuta anche da altri consiglieri del Partito democratico per la creazione di un percorso del biologico sulla collina est.