Le Muse sono internazionali Moena, sabato la premiazione
Il concorso letterario celebra anche Kenya e Messico
«In una lingua bella come quella italiana devi scrivere tutti i giorni. Prendi un quaderno e scrivi qualcosa».Parola del poeta Erza Pound a sua figlia Mary De Rachewiltz, cresciuta in Alto Adige. E proprio Mary De Rachewiltz sarà la madrina della quarta edizione del Premio Letterario Internazionale al Femminile «Il Carro delle Muse» durante la festa di premiazione che avverrà a Moena presso il Teatro Navalge sabato alle 17.30 (visibile anche in streaming sul sito www.ilcarrodellemuse.com).
Il Premio è un’iniziativa nata dall’inventiva di Loredana Reppucci, la quale ha voluto creare uno spazio all’interno del quale le donne potessero esprimersi in maniera libera e consapevole, fin dalla più tenera età. Per questo il concorso — che si articola nelle sezioni narrativa, poesia e grafica e fotografia — è suddiviso in «Musette» per artiste dai 6 ai 13 anni e «Muse» dai 14 anni in su.
«Affermarsi, anche attraverso la scrittura, è un atto che le donne devono imparare a fare fin da piccole. Con la sezione “Musette” abbiamo voluto creare un settore specifico per una fascia d’età all’interno della quale la giuria privilegia la spontaneità» spiega l’ideatrice. Il Premio negli anni si è fatto sempre più internazionale, anche grazie alla collaborazione con le scuole Dante Alighieri che ha diffuso la conoscenza del concorso anche all’estero a italiani di seconda o terza generazione. «Quest’anno abbiamo introdotto la possibilità di concorrere con opere scritte originariamente in un’altra lingua e poi tradotte in italiano per allargare ancora di più la partecipazione. Tra le vincitrici 2017 c’è una ragazza svizzera che vive in Kenya, una ragazza messicana per la grafica nella sezione “Musette” e una francese nella narrativa».
L’apertura all’estero non è l’unica novità di questa quarta edizione: saranno infatti assegnati anche il Premio Speciale Unico Il Carro delle Muse per la migliore opera in lingua madre e italiano e il Premio Speciale Unico ITACA dedicato alle produzioni che affrontano tematiche che affrontino il tema «Il senso del viaggiare».
Ma il focus de «Il Carro delle Muse» rimane la grande attenzione per il mondo femminile e la possibilità di leggerlo in maniera trasversale, restituendo un interessante spaccato della società contemporanea. L’ampiezza della fascia d’età nella sezione «Muse» mette a confronto la produzione artistica di giovani donne con quella di signore over 90. «La cosa che ci ha stupito di più è stato notare che le opere delle più giovani lasciano trasparire una certa amarezza, una sorta di nausea della vita. Gli scritti di persone più anziane, al contrario, sono molto più positivi e ricchi di dolci ricordi e speranza per il futuro. Ogni opera, indipendentemente dal valore artistico, racconta qualcosa di importante» conclude Reppucci.