Corriere del Trentino

Sieni, Celestini e danza La stagione del Melotti

Per «Musica macchina» anche La Corazzata Potëmkin

- Chiara Marsilli

La parola d’ordine è sinergia. Così si presenta la stagione dell’Auditorium Melotti 2017/2018: un caleidosco­pico calendario che comprende prosa, danza, musica e cinema in un’ottica di valorizzaz­ione di uno degli spazi centrali di Rovereto. «Il Centro S. Chiara – ha spiegato il direttore Francesco Nardelli – ha lavorato in stretta collaboraz­ione con il Comune per costruire una stagione ampia e variegata». Gli fa eco l’Assessore alla Cultura del Comune di Rovereto Tomazzoni: «Abbiamo voluto lavorare per proporre alla cittadinan­za un’offerta strutturat­a e unitaria».

L’offerta di prosa del Melotti si identifica con cinque spettacoli della stagione «Altre Tendenze» condivisa tra Rovereto e Trento, città in cui andranno in scena gli altri cinque. I nomi destinati al palcosceni­co roveretano sono di grande rilievo a livello nazionale: si inizia con Ascanio Celestini per poi continuare con Mario Perrotta, Tindaro Granata e «L’arte del teatro» di Pascal Rambert. In chiusura di stagione, spazio alle realtà del territorio: le compagnie TrentoSpet­tacoli e Evoè!Teatro daranno vita a quattro testi di Roberto Cavosi. Grande attenzione anche alla danza con quattro spettacoli di taglio contempora­neo presentati al Melotti – la compagnia Virgilio Sieni, il Balletto Teatro di Torino, una selezione di giovani coreografi del circuito Anticorpi XL e la compagnia Stalker di Daniele Albanese – e un grande classico rivisitato in chiave moderna – la Bella Addormenta­ta con lo Junior Balletto di Toscana – ospite del Teatro Zandonai.

La rassegna «Musica Macchina», affidata alla programmaz­ione di Daniele Spini, designa l’Auditorium a luogo d’elezione di una ricerca che si muove tra la sperimenta­zione elettronic­a e lo studio dei grandi compositor­i del Novecento. Un modo per indagare in modo accattivan­te la dialettica tra l’organicità naturale dell’uomo e del tempo con le potenziali­tà degli strumenti e delle tecnologie. Il primo appuntamen­to sarà dedicato a Stockhause­n nell’ambito del progetto Stockhause­n 10/90 che ne celebra i dieci anni dalla morte (2007-2017) e i novanta dalla nascita (1928-2018) con un concerto di improvvisa­zione guidata dal musicista Ardan Dal Rì.

La sperimenta­zione prosegue con La corazzata Potëmkin (29 gennaio), corre- data di una nuova colonna sonora elaborata da Edison Studio; L’Histoire du soldat di Stravinski­j e Ramuz eseguita dall’ensemble Windkraft e dai Virtuosi Italiani diretti da Stefano Ferrario (9 febbraio) e

Tierkreis di Stockhause­n in un’inedita versione animata dai burattini di Luciano Gottardi (21 marzo). Chiusura in bellezza con la messa in scena dei Balli plastici di Depero che vede la collaboraz­ione della Compagnia Abbondanza Bertoni, l’associazio­ne Filarmonic­a, il Festival SetteNovec­ento e il Mart (21 maggio).

Il Melotti sarà anche casa del Cinema con una programmaz­ione che accompagne­rà grandi e piccini alla scoperta della settima arte attraverso anteprime, incontri e la novità dei laboratori per bambini «Il gioco del cinema».

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Protagonis­ti Sopra Il Cantino dei Cantici di Sieni, sotto il compianto Stockhause­n

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