Immobiliaristi arrabbiati «Ccb, concorrenza sleale»
Rigotti: «Turbativa del mercato, concorrenza sleale». Assemblea degli agenti
Gli agenti immobiliari della Fimaa si preparano a dare battaglia a Cassa centrale banca, che l'altro ieri ha annunciato l’avvio di un’agenzia immobiliare «Centrale casa», in grado di dare al cliente il pacchetto completo: abitazione, mutuo e assicurazione. Il presidente Severino Rigotti ha elencato una serie di iniziative: coinvolgimento della Camera di commercio per verificare «l’incompatibilità professionale». In seguito ci sarà un’assemblea congiunta fra Fimaa e Fiaip, badando bene di non coinvolgere la terza associazione, Anama, che con Ccb, tramite Gabardi, ha fatto l’accordo. «Siamo pronti anche a rivolgerci all’Antitrust — prosegue Rigotti — perché con questa concorrenza sleale si crea una turbativa del mercato». Il mercato intanto si stabilizza.
TRENTO La Fimaa giudica l’ingresso di Cassa centrale banca nel mercato immobiliare «concorrenza sleale», per cui è pronta a fare qualsiasi cosa per difendere i 320 agenti immobiliari del Trentino, in primis alla Camera di commercio, poi su fino alla denuncia all’Antitrust.
L’altro ieri Cassa centrale banca ha annunciato l’apertura di «Centrale casa»: un’agenzia immobiliare che fornirà il pacchetto completo, vale a dire casa, mutuo bancario e assicurazione. Presidente è stato nominato Marco Gabardi, agente immobiliare presidente dell’associazione Anama, anche se ora ha chiuso la sua attività. Tenendo conto che le Rurali hanno oltre il 50% del mercato mutui in Trentino, è facile comprendere perché le agenzie si sentano in pericolo.
Severino Rigotti, presidente di Fimaa, è furente: «In questo modo Ccb vuole ottenere il monopolio. È una cosa molto pesante. il messaggio al cittadino è: se non vieni da me ad acquistare la casa, io non ti do il mutuo. Per me è una turbativa del mercato». Ma secondo il direttore di Ccb Mario Sartori anche le altre banche lo fanno. «Ma non a questi livelli — risponde Rigotti — Unicredit ad esempio ha aperto un corner in filiale, ma rivolgendosi a tutte le agenzie come partner. Qui invece Ccb ha creato una vera società, con professionisti al lavoro. Così obbligheranno tutti ad andare da loro. Sarà un problema anche per le altre banche — ragiona il presidente, anche perché Ccb conta di espandere il modello in tutta Italia, basandosi sulle 100 Bcc del costituendo gruppo —, ma credo che, anche se non parleranno, agiranno». Dal canto suo Rigotti andrà in Camera di commercio: «Vogliamo puntare il dito sulla compatibilità professionale. Io di certo non faccio il bancario, non credo quindi che loro possano fare gli agenti immobiliari». In programma anche un’assemblea ad hoc con gli associati, «che coinvolgerà Fimaa e Fiaip». Non Anama? «Direi di no, visto quanto è successo. Noi saremmo stati disponibili a valutare una collaborazione, ma non siamo stati per niente coinvolti. Cerco assiduamente Fracalossi (Giorgio, presidente Ccb, ndr) al telefono, ma niente — continua Rigotti —. Il mio direttivo ha già deciso di fare tutto quello che è possibile. In una situazione del genere noi non possiamo più andare dal costruttore per proporgli un terreno dove edificare, ci dirà che preferisce andare da Ccb, servizio completo».
Ieri intanto Fimaa ha aggiornato sullo stato dell’arte del mercato immobiliare: dopo la ripresa (+20%) tra il 2015 e il 2016, nel 2017 l’andamento si sta stabilizzando. Da gennaio ad agosto 3.332 vendite, contro le 3.148 del 2016, fa sapere Gigi Del Rosso (Agenzia Entrate). «Affievolita, arenata» è però l’azione di propulsione della Provincia, dice Rigotti. Nel contesto, per il notaio Arcadio Vangelisti le vendite all’asta sono ancora molte.