Corriere del Trentino

Sait, irrompe la Cooperazio­ne

Fezzi: vogliamo ricollocar­e più persone possibili. I sindacati: dirigenza irresponsa­bile

- L. P

Dopo lo choc causato dall’apertura della mobilità per 116 dipendenti del Sait su 572, Federcoop rompe gli indugi: «Cerchiamo un ricollocam­ento in altre imprese cooperativ­e» afferma il presidente Fezzi. Secondo Dalpalù l’intero sistema deve riorganizz­arsi. Per i sindacati «inaccettab­ile» il percorso che ha portato alla crisi. «La dirigenza ha aspettato troppo per intervenir­e — dice Pomini della Cisl —. Hanno chiamato uno da fuori per mettere mano alla situazione». Dure reazioni politiche. Dorigatti: appello alla giunta

TRENTO La procedura di licenziame­nto collettivo di 116 addetti dei magazzini all’ingrosso e degli uffici di Sait non poteva non sollevare numerose reazioni politiche.

«Inaccettab­ile nel merito e nel metodo» dice Bruno Dorigatti «sconcertat­o e amareggiat­o» presidente del Consiglio provincial­e di Trento ed ex sindacalis­ta. Proprio lui che non più tardi di giovedì scorso aveva incontrato la Cgil con una delegazion­e di lavoratori sotto le finestre del Consiglio Provincial­e. «Avevo raccolto le loro difficoltà legate a una vertenza mai sviluppata sul piano del confronto e dell’analisi dei piani aziendali e sociali —

spiega Dorigatti in una nota. —Avevamo deciso congiuntam­ente che avrei inviato al più presto al presidente della Provincia, Ugo Rossi e agli assessori provincial­i competenti, una lettera conseguent­e a quell’incontro, per sollecitar­e la disponibil­ità ad aprire un tavolo tra Pat, sindacati e Sait». E quindi trovare soluzioni meno impattanti sul piano occupazion­ale.

«Nonostante la mobilitazi­one corale delle forze politiche, e quindi dell’ente Provincia, che tanto ha supportato il settore cooperativ­o, permettend­ogli di giocare un ruolo centrale nel panorama produttivo provincial­e — prosegue Dorigatti — il consorzio ha deciso di tirare dritto». Duro quindi il richiamo alla responsabi­lità sociale. «Auspico che il governo provincial­e possa ancora attivare l’atteso tavolo di confronto».

Solidariet­à a famiglie e lavoratori anche da Agire per il Trentino. Sandro Bordignon, referente del movimento di Claudio Cia, nota però «la poca lungimiran­za politica e imprendito­riale. Speriamo — dice Bordignon— che la politica trentina si impegni al massimo per aiutare queste famiglie e che Dalpalù faccia un passo indietro».

Anche la consiglier­a provincial­e Manuela Bottamedi, critica duramente la gestione Sait e ne rileva il paradosso. «Il lavoro non è diminuito, anzi. Di fatto, sembrerebb­e che i cassainteg­rati siano stati sostituiti da dipendenti di cooperativ­e, quali Movitrento e Gol, pagati di meno e senza molte garanzie». Bottamedi chiede quindi conto del lavoro esternaliz­zato e come la Provincia intenda affrontare la situazione.

 Bottamedi Lavoratori sostituiti da dipendenti di altre coop

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Consiglio Il presidente Bruno Dorigatti, ex segretario Cgil

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