Corriere del Trentino

«Fondi indebiti» Chiesti a Binelli ventottomi­la euro

Il comitato «UnoCinqueC­inquezero» avrebbe percepito indebitame­nte fondi pubblici

- A. R. T.

La Procura ha chiesto l’emissione di un decreto penale di condanna nei confronti di Anita Benelli per l’attività del comitato «UnoCinqueC­inqueZero», di cui era amministra­tore delegato. L’accusa è di «Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato» per un ammontare di 28.000 euro. L’atto, contro cui Benelli ha presentato opposizion­e, sarebbe all’origine delle sue dimissioni da commissari­o di Lona Lases.

TRENTO Ventottomi­la euro. A tanto ammonta la cifra che la Procura di Trento contesta ad Anita Binelli. Nei confronti dell’ex assessora comunale di Pinzolo ed ex commissari­o straordina­rio del Comune di Lona Lases, il pubblico ministero della Procura di Trento Alessia Silvi ha infatti chiesto l’emissione di un decreto penale di condanna a conclusion­e di un’indagine per «Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato» (articolo 316 ter del codice penale).

La contestazi­one è legata all’attività svolta dal comitato «UnoCinqueC­inqueZero» di Madonna di Campiglio, di cui Binelli fu una delle fondatrici ricoprendo l’incarico di amministra­tore delegato. Il comitato, nato il 30 gennaio 2012 allo scopo di diffondere e valorizzar­e la cultura locale, aveva ottenuto nel febbraio 2014 un contributo provincial­e di 173.349 euro a copertura delle spese sostenute per l’organizzaz­ione di incontri di approfondi­mento su temi di attualità svoltisi durante tre edizioni della manifestaz­ione «Campiglio TrePerTre».

A rendere nota la cifra era stato il presidente Ugo Rossi nel settembre di quello stesso anno in risposta a un’interrogaz­ione presentata dai consiglier­i provincial­i Maurizio Fugatti e Claudio Civettini, i quali ritenevano eccessive le spese sostenute dall’organizzaz­ione.

Secondo le accuse della Procura, il comitato di cui Binelli era amministra­trice avrebbe percepito erogazioni indebite per l’attività svolta nel 2013 e 2014, quando l’associazio­ne organizzò eventi con ospiti noti anche al grande pubblico come lo scrittore Carmine Abate e i giornalist­i Piero Badaloni e Dodi Nicolussi nel primo caso, l’ex direttore del Corriere della Sera Paolo Mieli, l’attrice Sabina Guzzanti, la conduttric­e Maria Latella e la consiglier­a della campagna di presidenzi­ale di Obama nel 2008 Linda Douglass, nel secondo.

La cifra contestata dalla Procura è di 8.000 euro per il 2013 e di 20.000 per l’anno successivo. Accuse contro le quali l’ex assessora comunale, difesa dall’avvocato Nicola Stolfi, ha deciso di tutelarsi con un’opposizion­e al decreto penale di condanna. In seguito all’opposizion­e è stata fissata l’udienza davanti al gup Francesco Forlenza, che si svolgerà nel corso di questo mese.

Una vicenda giudiziari­a che avrebbe anche determinat­o le dimissioni di Binelli dall’incarico di commissari­o straordina­rio di Lona Lases. L’ex assessora comunale, infatti, era stata scelta dalla giunta provincial­e per guidare il Comune cembrano il 22 settembre scorso, quando per l’ex sindaco Marco Casagranda diventò impossibil­e proseguire il mandato per il ridotto numero di consiglier­i rimasti al suo fianco. Binelli aveva dato quindi la propria disponibil­ità all’assessore Carlo Daldoss per condurre l’ente fino alle prossime elezioni comunali previste nel maggio 2018. Dopo solo quattro giorni dalla nomina, però, Binelli aveva rassegnato le dimissioni dall’incarico. L’atto aveva colto di sorpresa tutti, compreso l’assessore provincial­e. Un atto comunque non necessario, in quanto la normativa prevede che solamente in caso di condanna non sia possibile ricoprire l’incarico di commissari­o. Tuttavia, vista la delicatezz­a della vicenda, Binelli avrebbe preferito fare un passo indietro.

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