Dieci artisti, una mostra L’uomo domina «Start V»
Con i suoi 10 anni di vita e i 40 artisti coinvolti nel corso delle varie edizioni, «Start» si attesta come uno dei più interessanti e vitali progetti in provincia di Bolzano, volti a far conoscere al pubblico il lavoro di giovani artisti attivi sul territorio, ancora poco noti. L’iniziativa del Südtiroler Künstlerbund è stata presentata per la prima volta nel 2007, da parte di Lisa Trokner. Il progetto che quest’anno giunge alla quinta edizione, proponendo al pubblico la ricerca di AliPaloma, Silvia De Giorgi & Lara Domeneghetti, Georg Ladurner, Doris Moser, Lukas Messner, Alexander Wierer, Manuel Resch / Maximilian Willeit, rappresenta un potenziale trampolino di lancio per la giovane scena artistica locale, come dimostrano gli sviluppi che hanno interessato le carriere di alcuni dei partecipanti alle precedenti edizioni, attualmente noti e attivi anche oltre confine.
Attraverso l’edizione di quest’anno a partire da venerdì scorso il progetto «Start V» presenta al pubblico negli spazi della galleria Prisma di Bolzano, le ricerche di nove artisti, che offrono altrettanti punti di vista su una vasta gamma di tematiche nella quale rientrano aspetti che interessano lo stato attuale di ambiti estremamente eterogenei come quello sociale, politico, ambientale ed economico. A fungere da filo conduttore delle ricerche — diverse sia per contenuti che per i mezzi espressivi attraverso i quali si realizzano — è l’essere umano, analizzato e affrontato dai singoli artisti con una forte impronta personale.
AliPaloma, al secolo Alexandra Angerer, dà vita a forti suggestioni, partendo da oggetti legati al quotidiano e attraverso serie fotografiche, al centro delle quali molto spesso si trova il concetto di femminilità. Georg Ladurner invece ricorre al mezzo digitale per analizzare attraverso il procedimento informatico, complessi fenomeni mentali e suggestioni estetiche. La pittura è invece il medium scelto da Doris Moser e coniugato dall’artista in forme grafiche e colori pop, per approfondire il tema femminile. Le ricerche di Silvia De Giorgi e Lara Domeneghetti, che attualmente vivono a Londra, attingono alla tradizione storico-pittorica del ritratto e sviluppano piccoli bronzi che immortalano esseri umani o animali interessati da profonde mutazioni. Manuel Resch e Maximilian Willeit, ricorrono alla pittura a spruzzo e all’utilizzo di lampade a neon montate sulla superficie dell’immagine, mentre Lukas Messner e Alexander Wierer smantellano la realtà per costruirne una nuova. Il lavoro di Messner manifesta una forte impronta introspettiva, mentre la ricerca di Wierer si sviluppa in modo ironico ed acuto. La mostra proseguirà fino al 3 novembre.