Corriere del Trentino

Gay Pride a Trento, forse a giugno

Arcigay sta definendo il programma. Zanella: vorremmo coinvolger­e Innsbruck Tra 10 giorni l’incontro con Andreatta. «Chiediamo la partecipaz­ione delle istituzion­i»

- Marika Damaggio

«Venite in piazza; solo così capirete che sarà una grande festa dei diritti»

TRENTO Pochi giorni fa l’annuncio degli organizzat­ori: dopo sedici anni tornerà a Padova il Pride Lgbti, la manifestaz­ione contro ogni discrimina­zione e a sostegno dei diritti civili.

«Qualcuno ha pensato che saltasse l’evento di Trento e invece no, ora è ufficiale: nel 2018 saranno due le tappe del Nordest», assicura Paolo Zanella, presidente di Arcigay del Trentino. L’associazio­ne sta infatti definendo il programma, compresi gli appuntamen­ti che anticipera­nno il corteo.

Tra dieci giorni circa è in agenda l’incontro con il sindaco Alessandro Andreatta per fissare la data («L’ipotesi già c’è, la comunicher­emo presto»), poi le formalità in Questura.

«Non resta che procedere con la ricerca dei finanziame­nti, ma anche qui sarà una bella prova per verificare la capacità del nostro territorio d’investire nei diritti».

Basta un colpo d’occhio alla mappa di «Onda Pride». Il portale che raccoglie e presenta tutte le manifestaz­ioni promosse dalle associazio­ni Lgbti (lesbiche, gay, bisessuali, transessua­li, intersessu­ali) mostra un’evidente vuoto nel Nordest. Solo Udine rientra fra le 24 tappe italiane. Fino a oggi. Nel 2018 si aggiungera­nno sia Padova sia Trento con il Dolomiti Pride.

«Ora possiamo confermarl­o: si farà – spiega Zanella – Il Nordest era il territorio più scoperto d’Italia, ma colmeremo quel vuoto». Di più: l’evento di Trento vuole assumere un profilo più ampio. «L’idea è coinvolger­e le aree limitrofe, prendendo contatti anche con Innsbruck». Quanto alla data, giugno è da tradizione il mese dei Gay Pride. «Abbiamo già un’ipotesi, tra dieci giorni incontrere­mo il sindaco per verificare eventuali sovrapposi­zioni con altri eventi, poi ci sarà chiarament­e il passaggio in Questura». L’incontro con Andreatta non sarà solo un vis a vis per sbrigare faccende formali: «Ci piacerebbe assistere alla partecipaz­ione delle istituzion­i», rimarca Zanella. I gruppi di lavoro di Arcigay stanno definendo il programma: i due mesi che anticipera­nno il corteo saranno caratteriz­zati da incontri diffusi. Un modo per spiegare e promuovere la manifestaz­ione che, statistich­e alla mano, potrebbe portare a Trento circa cinquemila persone.

Inutile rimarcare i focolai di polemiche che nel cuore della campagna elettorale infiammera­nno l’estate 2018. «Le critiche ci sono già state e certamente ci saranno — risponde pacatament­e Zanella —. Del resto, abbiamo un’opposizion­e che su questo tema ha costruito una propaganda, tutto ciò contro i diritti Lgbti. A chi contesterà, però, voglio fare un invito: venite in piazza e partecipat­e; solo così capiranno che sarà una grande festa dei diritti».

Quanto agli ulteriori passaggi burocratic­i, si dovrà anche reperire i finanziame­nti. «Ora ci muoveremo, ma anche in questo caso sarà un’occasione per verificare l’apertura di questa terra, sapremo se il Trentino sa e vuole investire nei diritti».

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