Maggioranza, Scalfi «avverte» Andreatta
Scalfi (Insieme Trento) avverte la maggioranza: «Appoggeremo solo proposte utili»
«Appoggeremo solo proposte utili. Non reggeremo il palco per questioni come quelle dell’Imis». Il capogruppo di Insieme Trento Vanni Scalfi avverte il sindaco Alessandro Andreatta.
TRENTO Vanni Scalfi usa parole sferzanti. A due giorni dalla seduta straordinaria a oltranza sull’Imis a Palazzo Thun, conclusa con un accordo sull’aliquota a 0,49%, il capogruppo di Insieme Trento è netto. «L’andamento della discussione ci ha deluso» mette in chiaro Scalfi. Che ne ha un po’ per tutti.
Nel mirino innanzitutto il centrodestra e la manovra ostruzionistica con la quale ha dimostrato «un potere di veto sulle decisioni della città»: «Sembra — dice Scalfi — che non abbiano altri modi per agire, visto che proposte, finora, da parte loro ne ho sentite poche».
Ma è con la maggioranza che il capogruppo è più duro. «La giunta — osserva — doveva fare bene i conti prima di imbarcarsi in una battaglia, quella sull’Imis, che comunque consideravo giusta: senza il nostro gruppo e il Movimento 5 Stelle, la maggioranza non avrebbe avuto nemmeno i numeri per avviare la partita». Senza contare, prosegue, che «per arrivare a una trattativa a 0,49% non servivano certo tre consigli comunali, di cui uno straordinario a oltranza».
Scalfi ripercorre le tappe della mediazione. «La scorsa settimana — ricorda — l’assessore Italo Gilmozzi aveva trovato un accordo a 0,45%. Ma noi avevamo detto di no: la nostra soglia di mediazione era abbastanza alta, tra 0,70% e 0,60%. Alla fine la trattativa ha portato a un risultato basso: se la giunta era disposta a calare le braghe poteva dirlo subito». Un messaggio chiaro, in vista delle prossime partite. «A Malga Brigolina — ribadisce Scalfi — avevo dato la mia disponibilità a sostenere proposte utili. Ma se si tratta di tirare a campare, lo facciano pure senza di noi». La linea è tracciata: «Arriveranno proposte in Aula. Alcune sono ancora indefinite, come il destino dell’ex Italcementi e dell’ex sede di Lettere. Altre sono state elaborate bene, come la riforma dello statuto di Asis o il piano di politiche giovanili. Bene: in questi ultimi casi ci saremo. Quando invece ci saranno degli argomenti che si trascinano, la giunta non si aspetti che reggeremo il palco più del necessario come è successo nel caso dell’Imis, quando siamo rimasti in Aula più del dovuto facendo la figura degli utili idioti».
Insomma, per il sindaco Alessandro Andreatta non si prospettano mesi facili, anche perché le prossime tornate elettorali, a Palazzo Thun, stanno già creando fibrillazioni. «Parecchi consiglieri sono già in campagna elettorale» conferma Scalfi. Che non nasconde una preoccupazione: «Il messaggio passato in questi giorni è che di fronte all’ostruzionismo la maggioranza cede. Non mi stupirebbero altre iniziative di questo tipo».
L’analisi Per una mediazione del genere non servivano tre consigli Noi non reggeremo più il palco per partite come queste