Le guide turistiche al pubblico «Valorizzare i bene artistici»
Filosa: «Inaudita la chiusura della chiesa di S. Maria Maggiore»
TRENTO Se il turismo è uno dei settori trainanti del Trentino — il 2016 è stato l’anno migliore di sempre — parte del merito va sicuramente alle guide e agli accompagnatori turistici, la cui Associazione si è riunita ieri pomeriggio al Muse per una conferenza dei professionisti del settore, che oltre alla sezione locale ha visto la nutrita partecipazione di colleghi provenienti dal Tirolo settentrionale e meridionale. «Scopo dell’incontro — spiega Antonina Filosa, presidente dell’Associazione guide e accompagnatori turistici del Trentino (65 membri) — era far coincidere l’aggiornamento professionale con momenti di convivialità, condivisione e collaborazione reciproca tra colleghi, per uno sviluppo umano dell’intera categoria».
Le guide nel corso della giornata hanno visitato ad esempio la basilica paleocristiana di Trento, le cantine Ferrari e il Muse, vestendo per una volta i panni del turista e non della guida. Un importante momento di aggiornamento è stata invece la presentazione da parte di Florian Zerzer, direttore del Dipartimento sviluppo del territorio, ambiente ed energia della provincia di Bolzano, del progetto pilota di mobilità sostenibile #Dolomitesvives: la chiusura del passo Sella al traffico automobilistico nei mercoledì degli scorsi mesi estivi, con accesso consentito soltanto a ciclisti, pedoni, veicoli elettrici e trasporti pubblici. «Crediamo molto in questo progetto — commenta Zerzer — nonostante le forti critiche ricevute. Lo scopo è aumentare e migliorare il turismo sostenibile sulle Dolomiti, patrimonio dell’Unesco, per tutelare questo bene naturale e permettere ai turisti di vivere la montagna per quello che rappresenta: bellezza e quiete, non rumore e inquinamento». E se le bellezze naturali del Trentino sono sempre le mete più tradizionali, Filosa nota come anche la cultura, l’arte e la storia siano settori che attirano sempre di più i turisti, con conseguenti visite alle città, ai musei, ai castelli e alle chiese del territorio. «Per permettere la fruizione di questo patrimonio — osserva Filosa — occorre però che le amministrazioni cittadine lo valorizzino sempre al meglio e che si adeguino alla richiesta turistica, anche in senso pratico (più bagni pubblici), garantendo inoltre sempre la sicurezza. Non è possibile ad esempio che la basilica di Santa Maria Maggiore, luogo simbolo del Concilio di Trento, da fine ottobre sia chiusa di pomeriggio per i numerosi furti, le intrusioni e gli atti di vandalismo subìti; è un danno enorme per il turismo cittadino». Per poter garantire sempre la qualità del servizio l’Associazione richiede maggior chiarezza da parte della Provincia su questioni normative come l’abilitazione alla professione e interventi contro l’abusivismo, per tutelare l’operato delle guide abilitate e autorizzate. Un settore fondamentale per la categoria è certamente quello delle scuole, per le quali, spiega Filosa, sono previsti «numerosi percorsi tematici per favorire la conoscenza della cultura del territorio, in sinergia coi docenti. Teniamo molto a questo ambito, crediamo nel valore didattico-pedagogico del turismo scolastico perché è educazione dei giovani, ossia del futuro».
Bisogna tutelare la professione dall’abusivismo. Ottimo il rapporto con le scuole