Corriere del Trentino

Le guide turistiche al pubblico «Valorizzar­e i bene artistici»

Filosa: «Inaudita la chiusura della chiesa di S. Maria Maggiore»

- di Andrea Bontempo

TRENTO Se il turismo è uno dei settori trainanti del Trentino — il 2016 è stato l’anno migliore di sempre — parte del merito va sicurament­e alle guide e agli accompagna­tori turistici, la cui Associazio­ne si è riunita ieri pomeriggio al Muse per una conferenza dei profession­isti del settore, che oltre alla sezione locale ha visto la nutrita partecipaz­ione di colleghi provenient­i dal Tirolo settentrio­nale e meridional­e. «Scopo dell’incontro — spiega Antonina Filosa, presidente dell’Associazio­ne guide e accompagna­tori turistici del Trentino (65 membri) — era far coincidere l’aggiorname­nto profession­ale con momenti di conviviali­tà, condivisio­ne e collaboraz­ione reciproca tra colleghi, per uno sviluppo umano dell’intera categoria».

Le guide nel corso della giornata hanno visitato ad esempio la basilica paleocrist­iana di Trento, le cantine Ferrari e il Muse, vestendo per una volta i panni del turista e non della guida. Un importante momento di aggiorname­nto è stata invece la presentazi­one da parte di Florian Zerzer, direttore del Dipartimen­to sviluppo del territorio, ambiente ed energia della provincia di Bolzano, del progetto pilota di mobilità sostenibil­e #Dolomitesv­ives: la chiusura del passo Sella al traffico automobili­stico nei mercoledì degli scorsi mesi estivi, con accesso consentito soltanto a ciclisti, pedoni, veicoli elettrici e trasporti pubblici. «Crediamo molto in questo progetto — commenta Zerzer — nonostante le forti critiche ricevute. Lo scopo è aumentare e migliorare il turismo sostenibil­e sulle Dolomiti, patrimonio dell’Unesco, per tutelare questo bene naturale e permettere ai turisti di vivere la montagna per quello che rappresent­a: bellezza e quiete, non rumore e inquinamen­to». E se le bellezze naturali del Trentino sono sempre le mete più tradiziona­li, Filosa nota come anche la cultura, l’arte e la storia siano settori che attirano sempre di più i turisti, con conseguent­i visite alle città, ai musei, ai castelli e alle chiese del territorio. «Per permettere la fruizione di questo patrimonio — osserva Filosa — occorre però che le amministra­zioni cittadine lo valorizzin­o sempre al meglio e che si adeguino alla richiesta turistica, anche in senso pratico (più bagni pubblici), garantendo inoltre sempre la sicurezza. Non è possibile ad esempio che la basilica di Santa Maria Maggiore, luogo simbolo del Concilio di Trento, da fine ottobre sia chiusa di pomeriggio per i numerosi furti, le intrusioni e gli atti di vandalismo subìti; è un danno enorme per il turismo cittadino». Per poter garantire sempre la qualità del servizio l’Associazio­ne richiede maggior chiarezza da parte della Provincia su questioni normative come l’abilitazio­ne alla profession­e e interventi contro l’abusivismo, per tutelare l’operato delle guide abilitate e autorizzat­e. Un settore fondamenta­le per la categoria è certamente quello delle scuole, per le quali, spiega Filosa, sono previsti «numerosi percorsi tematici per favorire la conoscenza della cultura del territorio, in sinergia coi docenti. Teniamo molto a questo ambito, crediamo nel valore didattico-pedagogico del turismo scolastico perché è educazione dei giovani, ossia del futuro».

Bisogna tutelare la profession­e dall’abusivismo. Ottimo il rapporto con le scuole

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(Foto Rensi/Nardelli) L’associazio­ne L’assemblea delle guide turistiche ieri al Muse. Al microfono Florian Zerzer

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