Filmografia d’autore Merano, c’è Docu.emme
Docu.emme ritorna. Dall’8 novembre al 13 dicembre la rassegna dedicata al cinema documentario occuperà di nuovo le sale del Centro per la Cultura di Merano.
Nata quasi dieci anni fa grazie all’organizzazione di Mairania 857, la rassegna due volte all’anno rappresenta un momento di scoperta di opere rare. «Anche se il genere documentario è oggi abbastanza di moda, i lavori che proiettiamo a Docu.emme sono solitamente abbastanza unici ed è difficile vederli sia nei cinema che nei festival specializzati» spiega Emanuele Vernillo che, insieme a Daniel Mazza, ha curato questa 17esima edizione. «La rassegna non ha un vero e proprio fil rouge, ma ogni opera è stata selezionata sulla base di un’attenta ricerca che vanta una grande libertà e un ampio orizzonte tematico».
Il ciclo si apre mercoledì 8 novembre alle ore 20.30 con Untitled (proiezione in lingua tedesca), una vera e propria perla del documentario di oggi, omaggio a uno degli indiscussi maestri del genere, l’austriaco Michael Glawogger, scomparso nel 2014 durante la lavorazione del film. La rassegna prosegue con Voci nel tempo (15 novembre) di Franco Piavoli, che narra la quotidianità della vita del piccolo borgo lombardo di Castellaro Lagusello.
«Piavoli è uno dei grandi maestri del cinema di poesia – spiega Vernillo – poco noto in Italia ma conosciutissimo all’estero e molto amato dalla critica. Questo titolo rappresenta la nostra volontà di rendergli omaggio».
Quellmalz (22 novembre) di Mike Ramsauer tratta delle ricerche nel campo della musica popolare sudtirolese svolte tra il 1940 e il 1942 dal musicologo Alfred Quellmalz. L’opera è composta quasi esclusivamente da materiali di archivio sia visivi che sonori, e rappresenta una ricca testimonianza del lavoro di storia antropologia in un periodo complicato della storia mondiale. Sarajevo Rewind 2014>1914 (29 novembre), girato dagli storici Eric Gobetti e Simone Malavolti, ripercorre a ritroso luoghi e eventi che hanno segnato l’evento storico dell’attentato di Sarajevo che diede inizio alla Prima Guerra Mondiale. In dicembre la rassegna si conclude con Bruder Jakob (6 dicembre) di Elí Roland Sachs, un film molto personale che documenta il processo di radicalizzazione del fratello convertitosi alla fede islamica, e Lascia stare i santi (13 dicembre) di Gianfranco Pannone, un viaggio in Italia lungo un secolo nella devozione religiosa popolare. Gli appuntamenti, sempre di mercoledì alle ore 20.30 e a entrata libera, sono realizzati grazie al supporto della Provincia di Bolzano-Ufficio Cultura italiana, del Comune di Merano e di Alperia.