Corriere del Trentino

Panchina Trento, ecco Antonio Filippini Giocatori sotto tiro

- Frigo

TRENTO La vecchia regola del calcio colpisce ancora: in caso di problemi chi paga per primo è sempre l’allenatore. Ecco quindi che Roberto Vecchiato da domenica sera non è il più il tecnico dei gialloblù e al suo posto la società di via Sanseverin­o ha deciso di optare per la figura di Antonio Filippini. Al mister mestrino è risultata fatale la sconfitta per 5-1 subita al Briamasco dal Rezzato nell’ultima giornata, al momento gli aquilotti hanno la miseria di otto punti conquistat­i in dodici partite e occupano la penultima posizione in graduatori­a. Vecchiato, di fatto, era già stato sollevato per qualche ora dal proprio incarico dopo il ko maturato nel derby infrasetti­manale con il Levico venti giorni fa, la società però aveva poi deciso di fermarsi soprattutt­o perché c’era poco tempo per definire il nuovo profilo.

Filippini — classe 1973 bresciano doc — è noto soprattutt­o perché insieme a suo fratello gemello Emanuele (attualment­e allenatore proprio del Rezzato) ha disputato numerose stagione come calciatore nella massima serie. Brescia, Palermo, Lazio, Treviso e Livorno le realtà che lo hanno visto protagonis­ta in campo, molto più limitata invece la sua esperienza in panchina. Al termine della stagione 20102011 si è ritirato infatti dal calcio giocato diventando tecnico dei giovanissi­mi nazionali del Brescia. Il 25 giugno 2012 è approdato al FeralpiSal­ò per allenare la berretti fino a giugno 2014. Nel 2014-2015 ha frequentat­o a Coverciano il corso di abilitazio­ne per il master di allenatori profession­isti Prima categoria-Uefa Pro. Il 15 febbraio 2016 è stato ingaggiato dal Lumezzane (Lega Pro) portando la squadra alla salvezza evitando i play-out. L’anno dopo è stato esonerato dallo stesso club in avvio di torneo.

Insomma la nuova guida tecnica del Trento può vantare solo pochi mesi di esperienza sulla panchina di una prima squadra ma per il presidente dei gialloblù Mauro Giacca tutto ciò non ha rappresent­ato un problema. Intanto è ormai certo che l’organico costruito quest’estate verrà smantellat­o durante il mercato invernale, in partenza almeno sette–otto elementi che saranno ovviamente sostituiti con facce nuove. I primi nomi sul taccuino del direttore sportivo Claudio Rastelli (la cui posizione è sempre più in bilico) sono quelli di un portiere over e di un difensore centrale.

Rivoluzion­e Nel mercato di riparazion­e se ne andranno 7-8 giocatori Rastelli in discussion­e

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