La Vis «green» Anche il vino sarà certificato
TRENTO Nella provincia di Trento gradualmente gran parte delle cantine sta ottenendo la certificazione di sostenibilità Sqnpi sulle uve. La Cantina La Vis è la prima che comunica di aver fatto anche il passo successivo, quello forse più visibile, che cioè prevede la certificazione del vino, con l’etichetta che finisce direttamente sulla bottiglia.
«L’impegno — dice La Vis — è condiviso con il Consorzio di tutela vini del Trentino, il ministero per le Politiche agricole e forestali, l’Istituto Superiore di Sanità e la Fondazione Mach, impegnati tutti insieme per la riduzione dell’impiego dei fitosanitari di sintesi nella coltivazione delle uve e per la salvaguardia dell’equilibrio tra agricoltura, tutela dell’ambiente e sicurezza della salute del consumatore e del socio viticoltore».
«Oltre alle uve, nel 2017 anche i vini in bottiglia di Cantina di La-Vis e Valle di Cembra ottengono la certificazione Sqnpi. Tutte le fasi del ciclo di lavorazione delle uve e del processo di vinificazione sono accuratamente tracciate nei registri di produzione che rendono tempestivi i controlli di qualità e la separazione del prodotto nel caso in cui siano riscontrate delle non conformità». La certificazione del vino non viene seguita dal Consorzio, sono le singole aziende che lavorano con il ministero. Allo stato attuale pare che anche altre cantine stiano arrivando allo stesso risultato, tra cui Mezzacorona e probabilmente anche Toblino.
Cantina La Vis oggi annovera circa 800 soci viticoltori e 750 ettari di vigneto in Trentino, lungo la valle dell’Adige, nelle colline circostanti e nei terrazzamenti della Valle di Cembra, producendo circa 11 milioni di bottiglie.
Marchio L’impegno è condiviso con Consorzio, Ministero, Istituto superiore di sanità e Fem