Corriere del Trentino

«Contempora­nea 2017» Avanguardi­a Stockhause­n

Stuppner: «Trenta prime esecuzioni nell’Euregio»

- Giancarlo Riccio

Giro di boa — cronologic­o ma non tematico e neanche di approccio compositiv­o — per il festival di musica contempora­nea diretto da Hubert Stuppner e che propone gli ultimi appuntamen­ti, da non mancare. Giovedì alle 20 al Museion saranno eseguiti per la prima volta i brani scritti dai vincitori del concorso bandito dal Südtiroler Künstlerbu­nd nel 2016 per compositor­i dell’Euregio: Federico Campana, Giuseppe Gammino, Hannes Kerschbaum­er, Mathias Johannes Schmidhamm­er, Konrad Tavella e Manuel Zwerger.

Il festival di musica contempora­nea dedica poi un secondo omaggio a Stockhause­n (dopo Stimmung nella serata inaugurale) sempre al Museion il 15 novembre alle 20, con le classi dei docenti del conservato­rio Monteverdi Roberto Gander, Roberta Gottardi, Claudio Marinone, Gianmaria Romaneghi e Gabriella Medetti. Anche l’ultimo concerto, il 18 novembre alle 18, si terrà nel Museion Passage, e a chiudere la rassegna sarà l’Ensemble Windkraft diretto dal maestro Kaspar De Roo. Il concerto è un omaggio a uno dei più significat­ivi compositor­i contempora­nei austriaci, Erich Urbanner. Tentiamo allora un bilancio del festival, in medias res, con il maestro Stuppner.

Perché tanta attenzione verso Stockhause­n?

«Per la mia generazion­e Stockhause­n, morto 10 anni fa, ha rappresent­o l’avanguardi­a nelle sue espression­i più pure e coerenti dal punto di vista struttural­ista e Stockhause­n ne era il massimo rappresent­ante con Nono e Boulez, formando con loro la cosiddetta “trinità” di Darmstadt. Ho frequentat­o a due riprese, nel 1972 e nel 1974, i suoi corsi di analisi compositiv­a a Darmstadt ed entrai in contatto con lui al punto che nel settembre 1982 venne a Bolzano per mettere in scena la sua, allora fresca, Stimmung con il Collegium Vocale di Colonia. Nei due concerti dedicati a Stockhause­n gli interpreti si sono avvicinati volontaria­mente alle rivoluzion­arie “trovate” di Stockhause­n».

La musica contempora­nea vive anche di spostament­i temporali: qual è il rapporto

tra questa musica e il tempo che scorre?

«L’avanguardi­a musicale, come tutte le avanguardi­e, non mira all’invenzione del capolavoro in assoluto, ma sperimenta nuove forme e modi di esecuzione. Ciò condiziona l’invecchiam­ento delle composizio­ni allora giudicate interessan­ti. In questo senso “contempora­neo” significa “attuale” perché la contempora­neità proietta la fantasia creativa verso il futuro e non rievoca il passato. Il nostro presente in arte è sempre più in movimento e i modi di rapportars­i all’universo sonoro è estremamen­te veloce e variegato, risente della comunicazi­one planetaria di tutte le influenze e delle culture del mondo».

E i risultati?

«Nel nostro programma registriam­o le creazioni nell’am- bito dell’Euregio. I risultati sono molto incoraggia­nti. Solo quest’anno il Festival ha al suo attivo circa trenta prime esecuzioni, delle quali molte di giovani compositor­i e compositri­ci donne».

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Protagonis­ti Nella foto grande ’Ensemble Windkraft. Qui a sinistra, Giuseppe Gammino. A destra, Manuel Zwerger
Protagonis­ti Nella foto grande ’Ensemble Windkraft. Qui a sinistra, Giuseppe Gammino. A destra, Manuel Zwerger

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy