Loppio-Busa, aggiudicato il secondo lotto
L’appalto a un consorzio di Benevento. Intervento da 66 milioni di euro
Assegnato il secondo lotto della Loppio-Busa per il nuovo collegamento tra passo S. Giovanni e Cretaccio. A vincere l’appalto per 66 milioni di euro è il Consorzio Stabile Scarl srl e l’Impresa Martinelli & Benoni srl.
TRENTO Mentre continua a infiammare la polemica sulle modalità più idonee per ridurre il traffico sul Garda, la Loppio-Busa incassa in via provvisoria la gara per il nuovo collegamento tra passo San Giovanni e Cretaccio. Il più complicato poiché prevede la realizzazione di una galleria di by-pass dell’abitato di Nago. Ad aggiudicarsi l’assegnazione con un ribasso del 12,049% per un importo di 66 milioni di euro sul progetto posto a base di gara dalla provincia, è l’associazione temporanea formata dal Consorzio Stabile Scarl srl e l’Impresa Martinelli & Benoni srl. Le due realtà avrebbero già esperienze professionali idonee, avendo svolto interventi su lavori importanti come la linea ferroviaria Genova-Ventimiglia, l’Autostrada del Brennero e la tangenziale di Milano. Il consorzio però è beneventano ed è stato l’unico a concorrere. Un fatto che ancora una volta fa scalpore, tanto che il consigliere Luca Giuliani commenta: «dispiace non aver visto aziende locali in prima fila. È necessario aprire un tavolo con le associazioni e i rappresentanti delle categorie». In ogni caso, dopo aver eseguito ulteriori verifiche, si procederà alla firma del contratto e alla consegna dei lavori, forse già nei primi mesi del 2018.
Intanto, continua il dibattito sull’utilità della strada, innescato dalle dichiarazioni dell’assessore Carlo Daldoss che ha espresso diverse perplessità rilanciano l’opzione del treno Rovereto-Riva ed esponendo così il fianco alle opposizioni. Sulla questione, infatti, interviene Agire: «Quella di Daldoss è una voce fuori dal coro, segno che la maggioranza è allo sbando». Secondo il partito guidato da Claudio Cia, la Loppio-Busa è «inadeguata poiché presenta numerose criticità, costi sproporzionati e non coprirà i tratti più congestionati. Altre soluzioni avrebbero invece potuto risolvere realmente il problema del traffico». Quanto al treno, pur riconoscendone l’aspetto green, secondo Agire «non è una soluzione prioritaria né risolutiva».
E sulla vicenda interviene anche Confindustria Trento che ieri, in audizione per la manovra 2018, ha dichiarato: «il Trentino ha urgente bisogno che siano realizzate opere come la Loppio-Busa, per il sistema produttivo e per i turisti. Una rete potenziata comprime i tempi di spostamento e riduce l’inquinamento».