Politica
La vicenda del Sait, complice l’anno elettorale ampiamente iniziato, sta assumendo sempre di più connotazioni politiche. La teorica disponibilità della Provincia a mediare, mettendo più soldi del normale sulla formazione di chi è in uscita, sarebbe riconducibile al vicepresidente Alessandro Olivi e darebbe più forza alla Filcams Cgil che non ha voluto trattare, piuttosto che a Fisascat Cisl e Uiltucs. In Federcoop, alle prese con critiche dello stesso Olivi e di Tiziano Mellarini (Upt), si stanno facendo un’idea dei giochi sottostanti. I Cinque stelle intanto interrogano il ministro Poletti sulle esternalizzazioni di Sait a Movitrento e desumono da un «faremo verifiche», «un’omissione preoccupante» della Provincia. C’è pure il centrodestra: per protestare con l’ipotesi Fercam (articolo sopra) gli autotrasportatori si sono appoggiati ad Andrea Merler, consigliere comunale a Trento di «Civica trentina».
Se la Provincia arriverà a mettere sul piatto risorse in più, rispetto al normale accompagnamento di Agenzia del lavoro a chi perde il posto, ciò avverrà nel capitolo formazione: se il Sait mette un tot di risorse, altrettanto potrebbe fare Piazza Dante. Federcoop comunque sta a guardare — a fronte di segnali contraddittori — e non nasconde una maggiore propensione a lavorare con il governatore Ugo Rossi (con cui ha firmato il protocollo nell’ultima sua assemblea e con cui sta riu-