Diatec, che fatica Va sotto di due set e poi batte Latina
TRENTO Si chiama Emanuele Bardelloni il sogno, a questo punto neppure troppo segreto, del Calcio Trento. Centravanti bresciano classe 1990, Bardelloni è reduce da un’esperienza non troppo felice alla Giana Erminio in serie C girone A dove da settembre ha messo a segno una sola rete. La scorsa stagione invece Bardelloni ha ben figurato, sempre in terza serie, in quel di Forlì realizzando otto reti in 35 presenze. Finora la carriera dell’attaccante lombardo si è sempre svolta tra C1 e C2, e proprio in C2 con la maglia della Pergolettese nel 2014 ha raggiunto il proprio record marcando 9 goal. Prima della Giana Erminio il principale obiettivo del Trento ha vestito anche le maglie di Como, Venezia, Real Vicenza, Andria e Santarcangelo. La società di Gorgonzola ha deciso di liberarsi del centravanti: l’ostacolo maggiore è rappresentato dall’ingaggio richiesto dal diretto interessato che per scendere tra i dilettanti per la prima volta dopo dieci anni di professionismo avrebbe richiesto circa 50.000 euro per cinque mesi. Le casse del sodalizio di via Sanseverino non dovrebbero — per lo meno ascoltando le dichiarazioni del presidente Giacca e del suo vice Sontacchi — avere problemi nel soddisfare le richieste di Bardelloni che in ogni caso non potrà scendere in campo prima del 20 dicembre. Intanto sembrano raffreddarsi le piste che portano verso Chimini, Casolla e Aquaro, ovvero i pezzi da novanta del Dro. Il presidente gialloverde Loris Angeli è rimasto molto infastidito (per usare un eufemismo) dal modus operandi della società aquilotta e non ha alcuna intenzione di privarsi dei suoi elementi più importanti.