Collini: «Cte, accordo subito»
L’ultimatum del rettore al Comune: «Intesa entro Natale, non aspetteremo il 2018»
Il rettore Collini cerca di forzare l’immobilismo del Comune con un ultimatum: «L’intesa sul Cte deve arrivare entro Natale. Non aspetteremo il 2018. Vogliamo subito Trento Fiere».
TRENTO «Nuovo accordo entro Natale e subito la proprietà dell’ex Cte, poi modi e tempi di cessione li stabiliremo più avanti. Ma dovranno essere rispettati».
La posizione del rettore dell’università di Trento, Paolo Collini è chiara: la vicenda Trento Fiere-Università va risolta in fretta e proprio non ci pensa ad aspettare tutto il 2018 come ipotizzato dall’assessore all’urbanistica del Comune di Trento, Paolo Biasioli (vedi Corriere del Trentino di ieri).
Ma certo, dopo che Collini ha fatto sudare freddo i vertici dell’amministrazione comunale, ricordando che l’ateneo è proprietario di piazzale Sanseverino e lì potrebbe ubicare i nuovi spazi di cui necessita (una mensa e vari locali di aggregazione), qualche cosa pare si sia messa in moto. Una minaccia quella di prendersi piazzale Sanseverino? Collini preferisce definirla una soluzione concreta. «Ho parlato con Biasioli — spiega— al quale è stato fatto presente che non è nostra intenzione aspettare ancora. Gli studenti hanno bisogno di spazi, secondo un recente sondaggio ce li chiedono il 60% di loro. Avevamo sottoscritto un accordo, scaduto a marzo, senza che nulla sia più accaduto».
Un’intesa per la gestione degli spazi tra Comune, Provincia-Patrimonio del Trentino e Università che prevedeva il subentro dell’ateneo negli spazi di Cte in cambio della cessione alla Provincia di piazzale Sanseverino che poi a sua volta lo avrebbe ceduto al Comune in cambio della proprietà dell’ex Opera Bonomelli.
Tutto è rimasto fermo, del resto la situazione si trascina da quattro anni. Da qui l’insofferenza di Collini. «Finché non riqualifichiamo la zona dell’ex Italcementi, non possiamo procedere in altre direzioni», aveva tentato di spiegare Biasioli. E chissà che ora, con la presa di posizione del rettore, non si arrivi davvero a quell’accelerata promessa sulla vicenda; proprio mercoledì prossimo, infatti, la commissione urbanistica di Piedicastello si riunirà per decidere delle ciminiere. «Quello che mi lascia sconcertato è che la città non è sensibile a questi temi — prosegue Collini — Mi stupisce il fatto che il Comune si prenda degli impegni, non rispetti le scadenze e niente succede». Il rettore riconosce la volontà di fare del Comune, non ritiene nemmeno gli impegni siano «solo parole», sta di fatto che l’ex Cte resterà dov’è e gli spazi di studio per gli studenti che si sarebbero dovuti liberare in via Briamasco già da settembre, continueranno a mancare.
Il rettore ricorda anche che la nuova biblioteca alle Albere è nata in seguito a un accordo ben preciso: «Avevamo accettato di costruire una struttura più piccola e meno costosa, purché venisse accompagnata dalla possibilità di utilizzare il compendio dell’ex Cte. E lo stesso accordo prevedeva che il tutto avvenisse in tempi ragionevoli. Così, evidentemente, non è stato» .
Il rettore adesso vuole un nuovo accordo entro Natale «perché quello di prima non vale più», il Comune ha un mese di tempo per trovare la quadra e firmare un nuovo impegno. «Non siamo a caccia di profitti economici — conclude Collini — ma di soluzioni».
Patto non rispettato Non siamo a caccia di profitti economici, ma di soluzioni