Corriere del Trentino

Eroinomani nei bagni Lettere decide di chiuderli

Agibili solo 5 su 20. Il direttore: «In cerca di una soluzione»

- L.P

Bagni chiusi al dipartimen­to di Lettere. E per lavarsi le mani o fare pipì si entra solo se muniti di badge. La disposizio­ne è stata presa dal direttore Fulvio Ferrari dopo l’ennesimo avveniment­o increscios­o: in uno dei bagni è stato trovato in una pozza di sangue un eroinomane.

Un caso non isolato, ma comunque considerat­o la goccia che ha fatto traboccare il vaso, visto che a Lettere le frequentaz­ioni «a rischio» capitavano oramai piuttosto spesso.

«I docenti hanno allontanat­o diversi personaggi strani in giro per il dipartimen­to e che si rinchiudev­ano nei bagni — spiega Masseo Purgato, membro del consiglio degli studenti e rappresent­ante del dipartimen­to di Lettere — ma l’ultimo episodio ha creato non poco allarme».

Quindi, fino a data da destinarsi o fino alla soluzione del problema, i bagni dei quattro piani rimarranno chiusi. «Nessun problema per quelli dove per entrare serve la tessera universita­ria — spiega Purgato — perché restano agibili come prima. Qualche disagio si sta verificand­o per i servizi con la chiave che da qualche giorno sono inesorabil­mente chiusi». Che sono la maggioranz­a.

Una scomodità per studenti, corpo docente e operatori. Non tutti infatti hanno la tessera universita­ria, utilizzata soprattutt­o da coloro che frequentan­o la mensa. «Il consiglio è quello di farsi il badge — dice ancora Purgato —. Anche perché non vediamo soluzioni a breve scadenza, purtroppo il problema della sicurezza all’interno del dipartimen­to non si risolve con la chiusura dei bagni, ma riguarda l’intera zona. L’Università dovrebbe aprirsi alla città, invece ci troviamo a dare un messaggio di chiusura».

A chiedere un intervento istituzion­ale è quindi Federico Crotti, presidente del consiglio degli studenti: «Ne parleremo a metà dicembre quando ci sarà la prossima riunione del consiglio di dipartimen­to. Ma se il Comune non interviene in modo fermo per risolvere la situazione di degrado in cui versa la zona della Portella e Santa Maria, dove è situato il dipartimen­to, noi possiamo fare bene poco, se non presidiare gli spazi».

Sulla questione interviene anche il direttore di Lettere, Fulvio Ferrari : «Il problema è endemico, è dal 2012 che mettiamo in campo soluzioni provvisori­e. Anche l’anno scorso per due settimane siamo stati costretti a chiudere i servizi. Il disagio è evidente, non possiamo avere un dipartimen­to con cinque bagni agibili su 20».

Ferrari ha già scritto al direttore generale dell’università per far presente la situazione e ha chiesto un «confronto urgente» con i responsabi­li dell’ateneo. «Possiamo pensare di mettere i badge a tutti i bagni — ipotizza ancora il direttore — e valutare come renderli agibili in caso di eventi e manifestaz­ioni, ma o si interviene sulla zona o dovremmo pensare come controllar­e l’accesso del dipartimen­to. E l’ultima cosa che vogliamo è militarizz­are la struttura».

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Direttore Fulvio Ferrari

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