Offese e danni nella sede Assb In due a giudizio
Avrebbero reagito violentemente, con insulti e minacce, nei confronti di un impiegato dell’Assb, dopo un acceso diverbio relativamente al calcolo dei contributi per l’affitto. Davanti al giudice Carlo Busato è finita una coppia di origine straniera ma da tempo residente nel capoluogo.
L’episodio contestato è avvenuto nell’estate del 2014: i due, dopo aver ricevuto, a loro dire, un contributo inferiore a quello atteso, si sono recati negli uffici dell’Assb per chiedere chiarimenti. L’impiegato, come ha raccontato lui stesso durante una delle udienze, ha rifatto il calcolo davanti a loro illustrandogli i motivi per cui era stato erogato un contributo inferiore rispetto agli anni precedenti. I due, però, si sarebbero agitati, spiegando che senza quel denaro non ce l’avrebbero fatta a sostenere le spese dell’affitto. Secondo l’accusa, qui ci sarebbe stata un’escalation e la coppia sarebbe arrivata a insultare l’impiegato e la direttrice dell’ufficio, accorsa per capire cosa stesse succedendo. I due negano di aver mai pronunciato offese, ma la Procura contesta all’uomo anche un altro episodio: al culmine della lite, infatti, avrebbe dato una testata contro la parete in cartongesso del box-ufficio, provocando danni alla struttura. Il fatto sembra accertato, visti anche gli evidenti segni al muro e per questo l’uomo dovrà rispondere anche di danneggiamento aggravato ad un bene pubblico. Entrambi i coniugi invece, devono rispondere anche di interruzione di pubblico servizio e minacce, visto che secondo quanto raccontato dall’impiegato marito e moglie avrebbero ripetuto che sarebbero tornati e che sapevano chi erano. Anche rispetto a questa contestazione, i due respingono l’accusa. La discussione del processo è prevista per gennaio, dopodiché ci sarà la sentenza.