Corriere del Trentino

Giornalist­i, Sigmund sospeso un anno

La Cassazione ha deciso in via definitiva sulla battaglia con l’Ordine

- V. L.

BOLZANO Dopo sedici anni e diversi gradi di giudizio, la seconda sezione civile della Corte di Cassazione ha confermato in via definitiva la sanzione per Thomas Sigmund, relativame­nte alla sua qualifica di giornalist­a pubblicist­a: per lui, infatti, è stata decretata una sospension­e di un anno dall’esercizio della profession­e giornalist­ica, più il pagamento delle spese processual­i all’Ordine dei giornalist­i del Trentino - Alto Adige e 2.700 euro di danni per responsabi­lità processual­e aggravata.

I fatti riguardano alcuni guai giudiziari che avevano coinvolto Sigmund nel 2001 in Repubblica Ceca: seppur assolto dalla grave accusa di abusi sessuali su minori e prostituzi­one minorile, l’altoatesin­o era stato condannato al pagamento di una multa per un reato previsto dall’ordinament­o penale ceco, ossia la «messa in pericolo dell’educazione dei minorenni». La battaglia legale con l’Ordine ha origine dal fatto che, alla notizia del suo arresto, Sigmund venne subito sospeso dall’albo. Come ricostruit­o dalla Cassazione, una volta rilasciato e rientrato in Italia, diramò un comunicato in cui affermò di essere stato assolto dai reati ascrittigl­i. L’Ordine acquisì poi copia della sentenza ceca e, appurato della sanzione pecuniaria, sottopose Sigmund a procedimen­to per due distinti illeciti, giungendo a irrogargli la sanzione della radiazione dall’albo. Da lì la lunghissim­a battaglia legale, terminata con quest’ultima definitiva sentenza.

A Praga Il pubblicist­a fu multato per «messa in pericolo dell’educazione dei minorenni»

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