Malagò: «L’Alto Adige è un esempio Voglio la leggenda Zöggeler nel Cio»
Casa dello sport, 20 anni. Il presidente del Coni: contiamo sulle vostre medaglie
BOLZANO «Lo sport altoatesino è un’eccellenza, un esempio per tutta l’Italia».
Sono le parole di Giovanni Malagò, presidente del Coni, ospite ieri a Bolzano per festeggiare i 20 anni della Casa dello Sport: «L’Alto Adige può contare su persone serie, appassionate di sport, con una spinta fondamentale che arriva dal mondo dell’associazionismo e dei volontari — ha aggiunto Malagò – per il Coni le regioni italiane non sono venti, ma ventuno, perché vediamo Bolzano e Trento come due mondi diversi da questo punto di vista». Nel ricordare i portabandiera olimpici altoatesini, Malagò ha rilanciato la candidatura di Armin Zöggeler come membro del Cio in quota atleti: «È stato un atleta straordinario e gli auguro il meglio anche nel ruolo di direttore tecnico della squadra di slittino — ha detto il presidente — gli stiamo facendo fare un corso intensivo di inglese, perché vogliamo fortemente la sua presenza nel Comitato Olimpico Internazionale».
La votazione si svolgerà ai prossimi Giochi Olimpici Invernali di Pyeongchang. Zöggeler è stato l’ultimo portabandiera altoatesino nel corso di un’Olimpiade: prima di lui Carolina Kostner (Torino 2006), Isolde Kostner (Salt Lake City 2002), Gerda Weissensteiner (Nagano 1998), Paul Hildgartner (Sarajevo 1984 e Calgary 1988), Gustav Thöni (Innsbruck 1976 e Lake Placid 1980) e Klaus Dibiasi (Montreal 1976). A portare alto il tricolore alle prossime Paralimpiadi coreane sarà invece Florian Planker, alla sua sesta rassegna a cinque cerchi (tre da sciatore, tre nello sledge hockey). A proposito dell’imminente impegno in Corea del Sud, in programma dal 9 al 28 febbraio, Malagò si è espresso con fiducia: «Arriviamo molto bene all’appuntamento — ha detto — le Olimpiadi invernali sono spesso molto particolari, perché ogni gara ha una storia a sé e può prescindere dai grandi favoriti: dipende dalle condizioni ambientali, da quelle metereologiche, ma sono sicuro che in marzo potrò tornare qui a Bolzano a festeggiare delle medaglie».
Inevitabile parlare anche della Nazionale italiana esclusa dai Mondiali: «L’uscita dal Mondiale porterà con sé una ricaduta economica, un danno finanziario che intaccherà anche aspetti sociali, occupazionali, d’immagine e di prestigio — ha affermato Malagò — è vero che il calcio è uno sport come tanti altri, ma nel nostro Paese nell’atto pratico non è così: il danno economico si spalmerà su altri settori e altri sport, siamo tutti un po’ più poveri. Il commissariamento della Fisg? E’ l’unica soluzione per mettere in condizione il calcio di fare meglio».
Il presidente del Coni provinciale, Heinz Gutweniger, ha ricordato i 20 anni della Casa della Sport: «Con la disponibilità di questo edificio dataci dall’allora presidente Durnwalder è iniziata una nuova epoca per lo sport sudtirolese, che al tempo aveva assunto le competenze dei comitati regionali», ha detto Gutweniger.
Nell’occasione sono stati premiati con la stella d’argento per meriti sportivi Marco Bolzonello e il Moto Club Egna, con la stella di bronzo Dietmar Eisenstecken, Franco Grano, Luciano Innocenti, Ardelio Michielli, Franco Rieder, Lorenzo Spinelli, Vincenzo Stacchetti, Enrico Weger e il tiro a segno di San Michele/Appiano, con la Palma di bronzo invece Franz Haller.