Dopo la Scala ecco Bolzano La Spira Mirabilis incanta con la Sinfonia di Brahms
Avere dieci anni, intensissimi certo ma non poi così tanti. E già poterli festeggiare niente di meno che sul palcoscenico del teatro alla Scala. Come è accaduto due mesi fa all’ensemble Spira mirabilis, che domenica approda all’auditorium di Bolzano, alle 18, su invito della Società dei concerti con la direzione artistica di Josef Lanz.
In programma la Sinfonia n. 1 di Johannes Brahms, ben distante dall’Eroica beethoveniana così applaudita comunque durante la serata scaligera.
Attualmente in programma ci sono due tournée italiane, la prima della quali, da novembre, riprende l’intenso discorso iniziato con lo studio del repertorio sinfonico di Brahms, affrontando questa volta la sua Prima Sinfonia, mentre a febbraio sarà la volta della Pastorale di Beethoven. E la speranza è ovviamente di ascoltarla anche nella nostra regione.
Il progetto Spira mirabilis nasce nel settembre 2007 per volontà di alcuni giovani musicisti professionisti già attivi. L’ensemble si forma con l’intento di creare uno spazio per lo studio approfondito della musica. In ogni incontro viene infatti scelto un solo brano del repertorio da analizzare e studiare, creando un’interpretazione coerente e univoca.
Questo lavoro, senza la presenza di un direttore, richiede molta discussione, responsabilità e capacità critica. Per questi motivi Spira mirabilis non è un’orchestra, ma un laboratorio di studio.
L’ensemble prende il nome dalla Spira mirabilis, una figura geometrica che gode di una peculiare proprietà: di qualunque dimensione essa sia, risulta sempre sovrapponibile a se stessa.
Dalla sua fondazione Spira mirabilis si è rapidamente affermata sulla scena musicale come fenomeno unico e ha già all’attivo 76 progetti con residenze in tutta Europa e concerti a Londra (Queen Elizabeth Hall), Brema (Musikfest Bremen), Amburgo (Elbphilharmonie Konzerte), Roma (Accademia Filarmonica Romana), Parigi (Cité de la musique), Essen, Istanbul, Berlino e Aldeburgh Music Festival.