Medicina generale, trovato l’accordo Scuola, Rossi firma
TRENTO Vertici provinciali e sindacati lo definiscono allo stesso modo: «storico». E in effetti l’accordo siglato in queste ore tra Azienda sanitaria e medici di medicina generale è di quelli che in Trentino si attendevano da tempo. Da dieci anni, per la precisione. «Un’intesa fondamentale, che migliorerà la vita di molti pazienti» commenta l’assessore alla sanità Luca Zeni.
In sostanza, l’accordo firmato al termine di una trattativa «lunga — osserva il direttore generale dell’Azienda sanitaria Paolo Bordon — a volte dura nei toni e nelle modalità» sblocca 16 milioni e mezzo di euro nei prossimi cinque anni per 350 medici di medicina generale. E permetterà di avviare progetti per una migliore presa in carico dei pazienti. «I progetti su cui l’Azienda lavorerà insieme ai medici di medicina generale — precisano da via Degasperi — sono una maggiore appropriatezza riguardo al ricorso all’ ospedalizzazione, una maggior adesione agli screening oncologici e un’ attenzione all’ ap propria tezza prescrittiva degli accertamenti diagnostici». Ma la collaborazione interesserà anche i 21.000 diabetici trentini, «con una maggior presa in carico della medicina territoriale, completando con questo percorso la serie di iniziative alle quali l’Azienda sta lavorando».
«Alla fine è prevalso il senso di collaborazione di tutti e credo sia stato raggiunto un accordo ragionevole e utile nel reciproco interesse delle parti» aggiunge Bordon. Mentre Nicola Paoli, segretario generale Cisl medici, rilancia: «Siamo soddisfatti, poiché l’accordo dimostra la fondatezza delle ragioni che sottintendevano l’agitazione sindacale. Ringraziamo il presidente della Provincia, l’assessore e la direzione generale aziendale che ci hanno sostenuto, cogliendo il valore delle nostre motivazioni a tutela del cittadino fragile e portatore di patologie croniche». E prosegue: «I nostri medici, ora, possono con maggiore convinzione guardare al futuro e continuare con più tranquillità quello per cui sono stati formati: aver cura delle persone che ripongono in loro fiducia e salute».
Ma l’accordo non esaurisce l’intera partita, come spiega Zeni: «Nella legge di bilancio della Provincia sono previsti ulteriori tre milioni per le aggregazioni dei medici, per un servizio sempre migliore sul territorio».
Paolo Bordon È stata una trattativa lunga, a volte dura Ma è prevalso il senso di collaborazione di tutti