Bilancio, Andreatta replica «Candidato? No, grazie»
Palazzo Thun, Andreatta replica alle sollecitazioni. Riunione fiume sul bilancio: voto nella notte
TRENTO In questi mesi l’ha ripetuto in tutte le occasioni. E ieri sera, nella sua replica al bilancio, il sindaco del capoluogo Alessandro Andreatta ha voluto rispondere ancora una volta a sollecitazioni e domande. Senza cambiare linea. «Non intendo candidarmi» ha precisato il primo cittadino in Aula. Con un’aggiunta importante: «Non sono stanco. Ho ancora passione. Ma non continuerò». E gli assessori che si candideranno? «Come ho sempre fatto — ha risposto Andreatta — chiederò loro di dimettersi. Questa volta però, con le nuove disposizioni, non usciranno dal consiglio». Con un auspicio: «Spero che alle Politiche e alle Provinciali ci sia un aumento di votanti». E in attesa di presentare, a gennaio, un «report dei primi due anni e mezzo di consiliatura», Andreatta ha toccato tutti i temi strategici. Come il Bondone, per il quale il sindaco ha auspicato un «mix coerente» di funzioni, legando l’impianto a «un’idea». O come la mobilità, con il via libera all’ipotesi di una seduta ad hoc. E ancora, come l’urbanistica, con una data sul Piano regolatore generale: «Da febbraio — ha assicurato il primo cittadino — potremo iniziare a lavorare sulla prima adozione». E il turismo: «Gli stati generali, prospettati in questi giorni, sono una buona idea». Mentre sul decentramento Andreatta ha rilevato «poca disponibilità alla convergenza».
Ma prima del sindaco non sono mancate le riflessioni dei consiglieri. L’avvio di seduta, come previsto, è stato tutto per il consigliere di Forza Italia Cristian Zanetti. Che, come aveva annunciato lunedì sera, ieri si è preso tutto il tempo per intervenire sul bilancio. E non solo. Molti i temi toccati dal consigliere di centrodestra: dalla sicurezza al decentramento, dalle Farmacie comunali al futuro del sindaco Alessandro Andreatta. E una frecciata al primo cittadino l’ha lanciata anche Vittorio Bridi, anticipando l’intenzione di chiedere il voto segreto. «Sentendo gli interventi della maggioranza di questi giorni — ha detto l’esponente della Lega Nord — non sarei molto tranquillo, se fossi il sindaco. L’approvazione non è così scontata». Mentre Eugenio Oliva (Pt) ha suggerito di «far decollare la ricerca».
E la discussione è proseguita fino a tarda sera (al momento di andare in stampa il dibattito era ancora in corso): voto nella notte.
Gli interventi Zanetti ha parlato di sicurezza e quartieri Bridi: «Tante critiche dalla maggioranza»