Ingegneri, il 60% degli iscritti è under 40
L’assemblea dell’Ordine. Barbareschi: «Comunicazione carente, ecco lo streaming»
Un settore, quello dell’ingegneria, rallentato della crisi economica, che ne ha ridotto gli orizzonti progettuali, ma al tempo stesso favorito da un ricambio generazionale abbastanza rodato. Tanto che il 60% degli iscritti all’Ordine degli ingegneri di Trento ha meno di 40 anni. Una fetta importante dei 2.758 membri della categoria (di cui 50 entrati nell’anno che volge al termine), sparpagliati per il territorio provinciale. E proprio dal problema della dislocazione territoriale l’Ordine vuole ripartire nel programmare il quadriennio da poco cominciato. Una delle priorità del consiglio insediatosi nel 2017 e guidato da Giovanni Maria Barbareschi è permettere alle iniziative o alle comunicazioni dell’Ordine di raggiungere tutti gli ingegneri.
«Arrivare nelle periferie, nelle valli è una priorità — ha spiegato il presidente — Per questo abbiamo attivato un sistema di streaming che consenta agli iscritti che hanno difficoltà logistiche nel rapportarsi con l’Ordine, di essere aggiornati e seguire in diretta le varie iniziative». Collegare, connettere e comunicare. Per l’Ordine, infatti, si rinnova nel 2018 una sfida importante: «Abbiamo notato che le carenze di comunicazione hanno fatto sì che i servizi offerti dall’Ordine non fossero usufruiti, a volte non se ne conosce neppure l’esistenza». Il consiglio, quindi, garantisce l’impiego di maggiori energie nella divulgazione di informazioni. E la divisione operativa dei ruoli messa a punto per il quadriennio appena cominciato potrebbe facilitare i lavori. L’organo di rappresentanza ha infatti deciso di introdurre il principio delle deleghe: «I consiglieri dovranno seguire di persona e autonomamente certe materie tecniche, per poi condividerle con l’intero organo consigliare». Questo consentirà all’Ordine di dedicarsi, oltre che alle tematiche tradizionali, anche ad argomenti più innovativi. Lo stesso ha in programma di fare la Fondazione Negrelli, presieduta dall’ex presidente dell’Ordine degli ingegneri di Trento, Antonio Armani.
Nel corso dell’assemblea dell’Ordine di ieri è stato approvato il bilancio di previsione per il 2018. Fra le spese aggiuntive figurano 33.000 euro previsti per la copertura delle spese tecniche pluriennali per il progetto di riqualificazione «Santa Chiara open lab», che ha da poco ricevuto da Roma un finanziamento di 18 milioni.