Corriere del Trentino

Il sindaco «I numeri dipingono Trento come un capoluogo che piace, con tante eccellenze» Comune, crescono gli spettacoli I delitti denunciati sono in calo

Presentato l’annuario statistico: diminuisco­no i rifiuti, aumentano le ciclabili

- di Erica Ferro

Diminuisco­no i dipendenti comunali (sono il 12,5% in meno rispetto al 2005), il numero di visitatori ai musei cittadini, il consumo di acqua e i furti (-8,2% rispetto al 2015). Aumentano i turisti, gli spettacoli in città (9.580 nel 2016), i passeggeri che usufruisco­no del trasporto pubblico locale (quasi 20,5 milioni) e i chilometri di piste ciclabili.

I numeri non lasciano margini a una fotografia dai contorni sfocati: le statistich­e tracciano immagini nette, che il sindaco del capoluogo Alessandro Andreatta vorrebbe «fossero conosciute». «Perché i dati servono a interrogar­si e a elaborare proposte che poi sono risposte alle esigenze dei cittadini» spiega il primo cittadino.

È presto detta, dunque, l’importanza dell’annuario statistico per la città. «Pone interrogat­ivi per la comunità» continua il sindaco. Che riflette sull’incremento dell’età media nel capoluogo (da 39,2 anni nel 2000 a 44,3 nel 2016), sulla percentual­e degli over 65 (dal 18 al 22,2% in poco più di tre lustri), sulle famiglie unipersona­li, che sono ormai il 40% del totale: «Cifre che dicono di una trasformaz­ione di cui occorre tenere conto».

Ci sono poi «le cose belle»: i numeri che dipingono Trento come una città «che piace» e che confermano «l’eccellenza dei servizi», sempre secondo le parole di Andreatta. L’attrattivi­tà del capoluogo è attestata dall’incremento di arrivi e presenze — del 9,4% e del 5,1% — nel 2016 rispetto all’anno precedente. Fa meglio l’extralberg­hiero, in cui gli arrivi sono aumentati di quasi il 16%, mentre negli alberghi la crescita è esattament­e la metà. Un trend che si conferma anche per il monte Bondone, dove le presenze turistiche alberghier­e sono cresciute del 2,8%. E pur diminuendo di quasi il 3% rispetto all’anno precedente, i visitatori che hanno scelto i musei cittadini nel 2016 sono stati 809.293, «cifra di tutto rispetto» puntualizz­a l’assessore Roberto Stanchina. Per un Muse che cede presenze (-5,2%), ci sono altre strutture che ne guadagnano: Fondazione Museo storico del Trentino (+8,8%) e Museo diocesano (+7,9%) su tutti.

Ma i numeri, «a chi sostiene che Trento offra poco» come sottolinea Stanchina, dicono anche che nel 2016 ci sono stati in città 9.580 spettacoli, il 7,7% in più rispetto agli 8.894 del 2015, per 812.262 ingressi e una spesa media, calcolata rispetto al loro numero, di poco più di 10 euro. Guardando all’ambiente, si evidenzia una costante riduzione della produzione di rifiuti indifferen­ziati (-57,8% negli ultimi sette anni), pur nell’aumento complessiv­o dei rifiuti raccolti sul territorio comunale (quasi 53 tonnellate): la raccolta differenzi­ata raggiunge l’81,5% del totale («Era al 17% quando sono arrivato in Comune nel 1999» va indietro il sindaco). Le piste ciclabili toccavano nel 2016 i 61 chilometri (ma nel corso di quest’anno ne sono state inaugurate altre), mentre quasi la metà delle automobili circolanti sono Euro 6.

E se nel 2016 i passeggeri trasportat­i dalla funivia verso Sardagna sono diminuiti dello 0,5%, «quest’anno — assicura ancora Stanchina — dopo l’apertura della terrazza degli orsi, ci risulta che l’aumento sia stato notevole».

Nel 2016, infine, è diminuito del 6% il numero dei delitti commessi e denunciati nel Comune di Trento (6.076 il totale registrato, rispetto ai 6.462 del 2015), compresi i furti, anche se rimangono il reato maggiormen­te perpetrato (rappresent­ano il 56,4% del totale).

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