Corriere del Trentino

Prof stabilizza­ti, manovra ok

La mediazione con Degasperi sblocca la finanziari­a. Il governator­e: ora fiducia

- Giovannini

Alle 15.50 di ieri il consiglio provincial­e ha approvato la legge di stabilità con 22 sì e 10 no, chiudendo sei giorni di discussion­e e valicando un muro di oltre 15.000 emendament­i. Determinan­te per il via libera l’intesa che porterà alla stabilizza­zione di una cinquantin­a di docenti precari della formazione profession­ale pubblica. Soddisfatt­o Rossi: «Manovra in linea con i programmi»

TRENTO L’accordo finale, dopo una notte praticamen­te in bianco e una mattinata di ulteriori trattative, era di chiudere alle quattro del pomeriggio. E anche grazie al «ritmo» imposto dal presidente del consiglio Bruno Dorigatti, l’Aula non è andata poi troppo lontana dalle aspettativ­e. Alle quattro meno dieci di ieri il consiglio provincial­e ha approvato la legge di stabilità (22 i voti favorevoli, 10 quelli contrari), mentre una mezzoretta dopo è arrivato il parere positivo anche al bilancio preventivo.

«Si tratta di una manovra elettorale, nel senso che adempie in pieno alle promesse elettorali fatte cinque anni fa» ha sottolinea­to, soddisfatt­o, il governator­e Ugo Rossi, che ha voluto puntare l’attenzione in particolar­e su un concetto chiave: «Questo è un bilancio all’insegna della fiducia, che destina risorse importanti alla crescita economica ma anche alla coesione sociale, perché è importante crescere ma al tempo stesso tenere sempre presenti i diritti di quanti si trovano in difficoltà».

Una votazione, quella di ieri pomeriggio, festeggiat­a tra applausi e ringraziam­enti. Ma che è costata parecchio. Su più fronti. All’inizio del dibattito, infatti, la giunta si è trovata di fronte un «muro» di oltre 15.000 emendament­i ostruzioni­stici presentati dai gruppi di opposizion­e, che rischiavan­o di rovinare il Natale al governator­e. Poi dopo ore di trattative — e una serie di emendament­i recepiti — la strada si è gradatamen­te spianata. Non proprio gratis: facendo i calcoli delle risorse messe in conto da Rossi per finanziare le richieste accolte e disinnesca­re così l’ostruzioni­smo, si arriva a un totale di dieci milioni, ai quali si aggiungono i milioni per la riqualific­azione dei centri storici e i 2,5 milioni per il servizio postale.

Ma nemmeno così tutto si è risolto. A mezzanotte, quando la maggior parte dei partiti di opposizion­e ha deciso di ritirare i propri emendament­i ostruzioni­stici, a rimanere sulle barricate è stato Filippo Degasperi (5 Stelle). Che ha concentrat­o la sua battaglia su un nodo preciso: la questione della stabilizza­zione dei precari della formazione profession­ale pubblica. Un braccio di ferro che è andato avanti fino a tarda notte (la seduta è stata sospesa alle tre di notte, per poi riprendere alle nove di mattina), con molte scintille. E con più di un attacco a Degasperi da parte di maggioranz­a e opposizion­e («Sembra una questione ad personam» ha tuonato Giacomo Bezzi. «Non so cosa ci sia sotto» gli ha fatto eco Claudio Cia). Solo nella mattinata di ieri anche questo tassello è stato risolto: prima in Aula con Mauro Gilmozzi e poi in riunione con Ugo Rossi, Degasperi ha ottenuto l’assicurazi­one di un punteggio aggiuntivo (5 punti) per gli insegnanti con una continuità di lavoro in un determinat­o istituto, oltre che un punteggio differenzi­ato per chi ha lavorato nel pubblico e nel privato. Superato l’ultimo scoglio, il dibattito è proseguito quindi veloce fino alla votazione finale. Con molte integrazio­ni al testo.

Tra queste, la modifica proposta da Claudio Civettini (Civica Trentina) che ritocca, di fatto, una recente delibera della giunta: in sostanza, la mancata vaccinazio­ne non comporterà l’esclusione dai buoni di servizio. E ancora, l’emendament­o di Lucia Maestri (Pd) sulla stabilizza­zione a pettine dei docenti delle statali. Per quanto riguarda lo spinoso tema del collegamen­to Primiero-Rolle, invece, l’Aula ha detto sì a un emendament­o di Maurizio Fugatti (Lega) che prevede che Trentino Sviluppo possa eseguire l’intervento con totale finanziame­nto provincial­e. Di Mattia Civico (Pd) infine la firma sull’emendament­o che consente l’esenzione Imis per le cooperativ­e sociali che si occupano dell’inseriment­o di soggetti svantaggia­ti.

Le modifiche Buoni di servizio «svincolati» dai vaccini Primiero-Rolle, contributo pubblico

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