Brindisi e feste Trentodoc al terzo posto
Trentodoc ai vertici delle classifiche dei brindisi delle feste. A dirlo un’indagine della Cna che rileva come, nell’ordine, Prosecco, Francia Corta e Trentodoc sono le bollicine preferite degli italiani. In caduta libera invece gli spumanti dolci. La stima di fine anno rileva che lo spumante batte lo champagne 10 a 1. Un risultato migliore dell’anno scorso, quando il rapporto si era fermato sul 9 a 1. Andando nei dettagli, una previsione calcolata dall’Ovse (Osservatorio vini spumanti effervescenti), centro italiano di ricerche economiche sul comparto, riporta che saranno 95 milioni le bottiglie consumate durante le festività, con un’impennata nei tre giorni precedenti il Natale (11 milioni), il picco intorno a Capodanno (38 milioni) e circa 4 milioni all’Epifania. Una vendita destinata a non scendere al di sotto dei due milioni di bottiglie al giorno, con una spesa complessiva che dovrebbe aggirarsi, tra consumi casalinghi e nei locali pubblici, intorno ai 750 milioni di euro. A far da traino nei consumi è il Prosecco con 60 milioni di bottiglie vendute. Seguono Franciacorta e Trentodoc, a dimostrazione della supremazia nelle vendite del gusto secco, sempre più apprezzato a scapito dei sapori dolci. Come dimostra la crisi dell’Asti Spumante (tra le bollicine più note quello che rimarca il segno meno di fronte alle vendite) che cerca di agganciare la tendenza progettando una versione secca, sia pur destinata a conservare la caratteristica carica di florealità e di aromaticità. Quanto al mercato di riferimento quest’anno c’è la riscoperta dei negozi specializzati: nelle enoteche le vendite dovrebbero risultare in crescita del 20% sull’anno scorso, in linea con l’andamento complessivo dei vini. Il motivo? Il ritorno alle bollicine degli ultra 50enni che privilegiano le enoteche rispetto alla grande distribuzione e alla rete. Predominante, risulta il consumo fuori casa e come oggetto da regalo quando ci si presenta come ospiti a cena. Quanto alla sfida dell’export, gli spumanti italiani hanno registrato un + 14,6%, per un valore superiore ai 572 milioni.