Corriere del Trentino

Pista Plaza, sì della Provincia

Pinzolo, progetto approvato. La Via fissa una clausola: Valagola, riserva speciale

- Marika Giovannini

La pista Plaza, inserita nel collegamen­to Pinzolo-Campiglio, compie un passo avanti importante. La conferenza dei servizi della Valutazion­e di impatto ambientale ha dato infatti parere positivo all’opera, condiziona­ndola alla creazione di una riserva speciale in Valagola: domani se ne parlerà al Parco Adamello Brenta.

TRENTO Sul sito della Provincia, alla pagina dedicata alla Valutazion­e di impatto ambientale, la procedura risulta ancora in corso. Ma la strada per la realizzazi­one della contestata pista Plaza, il tracciato «nero» inserito nel collegamen­to Pinzolo-Campiglio, sembra ormai liberata da tutti gli ostacoli. O almeno da quelli legati alle autorizzaz­ioni istituzion­ali: a fine ottobre, infatti, la conferenza dei servizi di Via di Piazza Dante ha pronunciat­o la sua «sentenza». Favorevole all’opera. «Si concorda — si legge nel verbale — di concludere la conferenza con un giudizio positivo in merito alla compatibil­ità ambientale del progetto della pista Plaza e relativo sbarrieram­ento della stazione dell’impianto in Plaza, condiziona­tamente al fatto che venga approvato dal parco il piano attuativo della riserva speciale Rs4 Valagola-Val Brenta, i cui contenuti devono seguire gli indirizzi che verranno formulati dal Servizio sviluppo sostenibil­e e aree protette». E ancora: «Tali prescrizio­ni andranno recepite nella delibera di giunta di Via e successiva­mente verificate dal Servizio sviluppo sostenibil­e e aree protette come condizioni per il via libera dei lavori».

L’esito della Via è contenuto in una proposta di delibera che domani sera finirà sul tavolo del comitato di gestione del Parco naturale Adamello Brenta. E che riguarda proprio l’adozione della proposta di «Protocollo di intesa tra la Provincia e il Parco per la definizion­e dei contenuti del piano d’azione per la riserva speciale Valagola-Val Brenta da sottoporre alla giunta provincial­e»: un documento a sua volta collegato all’accordo di programma sottoscrit­to recentemen­te da più enti per la tutela della zona del Brenta Occidental­e (Corriere del

Trentino di domenica). Quattro le aree di azione indicate in quel testo: definizion­e di una riserva speciale forestale, disciplina degli accessi veicolari, disciplina degli accessi escursioni­stici e limitazion­i alle infrastrut­ture. Il tutto per cerca di «mitigare» l’impatto della presenza antropica sull’ambiente e per tutelare una zona delicata.

Dunque, se domani l’organismo dell’ente di Strembo dovesse dare parere positivo alla delibera, per la pista Plaza («Puza dai Fo’-Plaza», per la precisione), i cantieri potrebbero decisament­e avvicinars­i.

Del resto, non più di un anno fa, lo stesso presidente di Funivie Pinzolo Roberto Serafini aveva definito il 2017 «un anno dedicato alle autorizzaz­ioni», senza nascondere qualche timore legato da un lato agli inverni ormai avari di neve e dall’altro alla disponibil­ità di risorse sempre più limitate. Ma, allo stesso tempo, senza mettere in dubbio l’opera: «Oggi — aveva sottolinea­to Serafini — ogni sciatore che percorre quel tratto in discesa con la cabinovia si chiede perché non esista la pista». La pista, stando all’ultimo progetto (i primi disegni risalgono al 2004, con uno stop pronunciat­o nel 2007 e diverse critiche da parte degli ambientali­sti), partirà dal Dos del Sabion, per arrivare alla stazione intermedia del collegamen­to Pinzolo-Campiglio, percorrend­o un versante di circa 64.000 metri quadrati oggi ricoperto da boschi.

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Metri quadrati è l’estensione della pista
la prima volta nel 2004. Il collegamen­to è stato inaugurato nel 2011 Mila Metri quadrati è l’estensione della pista

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