Corriere del Trentino

Profugo folgorato sopra il treno La Procura vuole fare chiarezza

I sindacati: Brennero, morte annunciata. I volontari: già sei vittime

- Luigi Ruggera

L’allarme Gli agenti hanno scoperto il cadavere sul container

BOLZANO È stato identifica­to il giovane profugo trovato cadavere alla vigilia di Natale sul tetto di un treno merci fermo al Brennero. L’uomo si era alzato in piedi, sul tetto del container, ed aveva toccato la linea elettrica, morendo sul morto sul colpo, folgorato dalla scarica elettrica. Il cadavere è stato recuperato e identifica­to, grazie alle impronte digitali. Si tratta di un marocchino di 28 anni, richiedent­e asilo, da due anni in Italia. Era sbarcato in Sicilia due anni fa ed aveva presentato domanda di asilo, ma non in Trentino Alto Adige, dove non risultava essere mai transitato. La Procura ha aperto un’indagine: la dinamica accidental­e sembra essere accertata, ma resta da chiarire se il profugo fosse da solo e dove volesse andare. Il ritrovamen­to del cadavere era avvenuto domenica al Brennero, dove un treno merci partito da Verona e diretto in Austria era bloccato in stazione, da un giorno, a causa dell’interruzio­ne della linea in Tirolo. Nel corso di un controllo di routine gli agenti di polizia avevano notato prima uno squarcio nel telone di un container, segno evidente che uno o più migranti erano saliti su quel vagone. I poliziotti erano poi saliti sulla torre della stazione ed avevano così fatto la macabra scoperta: solo dall’alto, infatti, era visibile il corpo senza vita del giovane marocchino. Inutile ogni tentativo di soccorso: l’uomo era morto, probabilme­nte da molte ore. In base alla ricostruzi­one della dinamica, effettuata dalla polizia, il profugo si era alzato in piedi, sul tetto del vagone, avvicinand­osi troppo ai cavi dell’alta tensione senza accorgersi del pericolo: investito da una scarica elettrica violentiss­ima, era morto folgorato. Le condizioni di ritrovamen­to del cadavere, carbonizza­to e senza documenti, non avevano con sentito inizialmen­te una sua identifica­zione. La salma è stata trasportat­a all’ospedale di Vipiteno. Attraverso l’analisi delle impronte digitali, il profugo è stato poi riconosciu­to. «Si tratta di una tragedia annunciata» scrivono in un comunicato congiunto Mario Deriu e Fulvio Coslovi, segretari provincial­i dei sindacati di polizia Siulp e Coisp. «Un morto che purtroppo dimostra che non esiste una strategia politica nella gestione dei flussi migratori, dove i primi e gli ultimi a vedere queste persone vive siamo noi poliziotti. Pochi, sempre e comunque, troppo pochi per potere qualcosa di più di quanto stiamo facendo. Ci si renderà conto questa volta che gli uffici di polizia del Brennero non sono l’ultimo sperduto posto di confine? Sette agenti alla Polfer ed una manciata di uomini al commissari­ato — scrivono i sindacalis­ti — da soli scoprono e gestiscono tragedie umane che si ripropongo­no senza che sia nemmeno stato dato corso all’istituzion­e formale di un posto di polizia scientific­a e ad un rinforzo degli organici».

Rattristat­i dalla tragedia anche i volontari che si occupano di assistenza ai profughi, come Karin Cirimbelli, dell’associazio­ne Sos Bozen, che ricorda: «Sulla linea del Brennero sono già morti sei profughi negli ultimi anni».

 ??  ?? Controlli La stazione ferroviari­a del Brennero, dove è stato trovato il cadavere dell’uomo
Controlli La stazione ferroviari­a del Brennero, dove è stato trovato il cadavere dell’uomo

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy