La Vis, assemblea per il riassetto societario
Ethica e Cesarini nella capogruppo. Patton: «Debito, trattative in fase avanzata»
TRENTO La semplificazione di Cantina La Vis è in agenda questo pomeriggio, nel corso dell’assemblea straordinaria del gruppo, che ha all’ordine del giorno l’incorporazione della commerciale Ethica in La Vis, capogruppo che ingloberà pure la casa spumantistica Cesarini Sforza.
«Si tratta di un passaggio formale per arrivare all’assetto definitivo della società — spiega il presidente Pietro Patton —. Al termine avremo solo tre soggetti: la capogruppo Cantina La Vis, la società commerciale Glv e l’azienda di imbottigliamento Casa Girelli. Prima dell’assemblea della capogruppo, avremo quella di Ethica alle 15 e di Cesarini alle 16».
Mentre nell’assemblea di oggi non si attendono sorprese, «sarà importante vedere i dati della semestrale di febbraio — continua il presidente —. Da lì verranno indicazioni importanti sulla chiusura del bilancio». A fine novembre il presidente, in occasione dell’assemblea di approvazione dell’esercizio al 30 giugno 2017, aveva traguardato a luglio 2018 il momento in cui la Cantina potrà dirsi del tutto «fuori dei guai», dopo il dissesto che negli anni scorsi ha portato a 2 commissariamenti in 5 anni. La capogruppo aveva chiuso con 37.000 euro di utile, ma il consolidato di gruppo segnava una perdita totale da 1,6 milioni. L’altro impegno dei vertici di La Vis è la rinegoziazione del debito bancario. «Abbiamo individuato gli attestatori, e mandato una bozza dei documenti al ceto bancario — dice il presidente — contiamo di chiudere al più presto». La nuova situazione, con vertenze chiuse, riorganizzazione societaria e risultati, dovrebbe cambiare il rapporto con gli istituti. Con tempi di rientro diversi? «In base alla disponibilità delle banche» chiude Patton.