Ex Malgara, il ritorno della pasta fresca
Stabilimento rinnovato, partenza con 35 dipendenti. Tra tre anni saranno 80
Si avvicina il momento in cui la ex Malgara di Avio, do- po la chiusura dell’attività, tornerà a produrre pasta fresca. La nuova proprietà, la vi- centina «Bertagni 1882», ha fissato il traguardo a marzo. In questa fase si stanno sostituendo i macchinari, con 17 persone all’opera, mentre altrettante si stanno formando per entrare subito in linea. L’accordo con Trentino sviluppo è di far tornare in attività 80 persone nel giro di tre anni.
TRENTO La ex Malgara di Avio, ora Bertagni 1882, riprenderà la produzione di pasta a fine marzo. L’annuncio ieri nel corso di una visita allo stabilimento del vicepresidente provinciale Alessandro Olivi e del consigliere delegato di Trentino sviluppo Sergio Anzelini.
Il pastificio, che Trentino Sviluppo aveva messo a disposizione di Bertagni 1882 nel maggio scorso, è stato quasi interamente ristrutturato. Il gruppo vicentino — 130 anni di storia, 250 dipendenti e un fatturato consolidato di quasi 70 milioni di euro, in crescita del 20% rispetto al 2016 — aveva infatti presentato alla Provincia di Trento e a Trentino Sviluppo un robusto piano industriale per rilanciare la filiera agroalimentare in Vallagarina.
A fronte di un investimento pubblico di 4 milioni di euro, la società di Arcugnano (Vicenza) si è impegnata ad aprire una seconda sede ad Avio, investendo 8 milioni di euro nell’acquisto di linee produttive innovative e altamente performanti.
Anche dal punto di vista occupazionale, Bertagni 1882 ha da subito manifestato l’intenzione di valorizzare il patrimonio di competenze maturato in oltre trent’anni presso lo stabilimento alimentare di Avio, prima a marchio Paf poi sotto l’insegna di Malgara Chiari e Forti. Ad oggi 17 operai già dipendenti di Malgara sono stati riassunti dalla nuova società; si tratta nello specifico di 3 tecnici manutentori e 14 operai specializzati. I primi sono stati impegnati sin dallo scorso maggio nella fase di ristrutturazione, ovvero nello smaltimento dei vecchi macchinari e nell’installazione dei nuovi. I secondi invece si sono aggiunti in corso d’anno e attualmente stanno seguendo un percorso formativo presso la casa madre di Arcugnano. Lì stanno apprendendo le tecniche di impastatura, di preparazione dei ripieni e di confezionamento che poi metteranno in pratica presso lo stabilimento di Avio dove, ultimati i lavori di ristrutturazione, ed in particolare il rifacimento del tetto, comincerà il collaudo dei nuovi macchinari.
Terminato il periodo di testing, inizierà, a fine marzo, la fase produttiva vera e propria. Inizialmente si lavorerà su un solo turno, per permettere ai nuovi assunti di prendere confidenza con le macchine. Entro l’estate, lo stabilimento arriverà a pieno regime con 35 dipendenti impegnati su tre turni giornalieri. Le assunzioni continueranno a salire progressivamente fino a toccare quota 80 addetti entro i prossimi tre anni come previsto dall’intesa.
Buone ricadute occupazionali già nell’immediato dunque, ma anche un nuovo modello di partnership pubblico-privata: grazie al nuovo quadro normativo provinciale e al rating particolarmente favorevole di cui gode Bertagni, Trentino Sviluppo ha potuto infatti stipulare con l’impresa un contratto di «rent to buy», una formula che consentirà al gruppo vicentino di riscattare il sito produttivo entro il termine di 12 anni.
L’amministratore delegato dello stabilimento, Enrico Bolla, ha confermato che mancano poche settimane al riavvio delle macchine. Ieri Olivi e Anzelini hanno fatto una breve visita per verificare di persona lo stato di avanzamento dei lavori e per fare il punto rispetto alla road map che azienda, Provincia e Trentino Sviluppo avevano condiviso nel maggio scorso in occasione della firma dell’accordo per il passaggio al gruppo vicentino dello stabilimento alimentare di Avio. A metà febbraio l’accensione delle linee produttive per la messa a punto delle macchine, a fine marzo l’avvio della produzione industriale che entrerà a regime entro l’estate.