Costi bancomat, preoccupati i commercianti
Peterlana (Confesercenti): vantaggio agli utenti solo con sgravi anche alla categoria
Il decreto del governo che abbassa le commissioni interbancarie nell’uso del bancomat non apporta benefici ai commercianti. Per questo Peterlana (Confesercenti) dice: niente vantaggi per gli utenti.
TRENTO I commercianti non hanno ottenuto benefici dal decreto legge sull’abbassamento delle commissioni sull’uso del bancomat, perciò i vantaggi non ricadranno ancora sull’utenza. Lo spiega Massimiliano Peterlana, vicepresidente di Confesercenti Trento nell’ultimo numero del mensile associativo.
Il recepimento da parte dell’Italia del tetto Ue alle commissioni interbancarie avrà efficacia, e a partire dal 2020, solo sulle banche. La norma prevede infatti il solo taglio delle commissioni interbancarie, ed in particolare per quelle di importo inferiore a 5 euro, e non le commissioni pagate dagli esercenti che accettano pagamenti con il Pos.
«Il taglio riguarda solo le commissioni interbancarie e non sono state accolte le richieste dei commercianti. Così rischiamo, ancora una volta, di ricadere nei soliti luoghi comuni: in realtà gli esercenti non sono contrari alla moneta elettronica, ma da anni chiedono che si intervenga sulle commissioni al loro carico, che penalizzano lavoro e guadagno» dice Peterlana.
In sostanza il provvedimento varato dal Governo a dicembre riduce solo le commissioni interbancarie: da una media dello 0,5% dell’importo a un tetto massimo dello 0,2% per carte di debito e prepagate; da una media dello 0,7% a un tetto dello 0,3% per le carte di credito. «L’intervento non riguarda dunque direttamente gli utenti finali e si rivelerà un fatto positivo solo se il beneficio si trasmetterà alle imprese e ai consumatori. Senza un taglio vero delle commissioni pagate dalle imprese, l’efficacia del provvedimento come incentivo alla diffusione della moneta elettronica sarà dunque limitata» dice Confesercenti.
Per aumentare i Pos occorre ridurre i costi: canoni, abbonamenti di servizio e commissioni, ancora troppo alti soprattutto per i micro-pagamenti.