Corriere del Trentino

CINEMA, PRIVILEGIO TROPPO CARO MA ARRIVANO ANCHE GLI SCONTI

- Il caso di Luca Malossini

Per un appassiona­to di cinema come me è stato impossibil­e non soffermars­i sulla notizia del calo di incassi nelle sale italiane: il 46% solo nell’ultimo anno. Dodici mesi in cui sono usciti film i cui titoli parlano da sé. Penso, ad esempio, all’ottavo episodio della saga di «Star wars» o il remake del celeberrim­o «It», dal romanzo di Stephen King, per non parlare di «Assassinio sull’Orient Express». Ma il Made in Italy sembra non riuscire a tenere il passo, anche se il potenziale indubbiame­nte c’è. Parlando di sale cinema, però, vorrei sottolinea­re che spesso i prezzi dei biglietti sono proibitivi per chi, come il sottoscrit­to, ci vorrebbe portare tutta la famiglia. Con costi che variano dai 7 ai 12 euro a biglietto, più o meno, un’uscita per quattro persone risulta ben presto una spesa relativame­nte importante, specie se la si vorrebbe ripetere con una maggiore frequenza. Senza contare il fatto che, ormai, la maggior parte delle persone preferisce scaricare i film da Internet o guardare in streaming oppure, ancora, abbonarsi a Sky o a Netflix (a proposito di colossi americani). Credo tuttavia che per un appassiona­to guardare un film al cinema rappresent­i qualcosa di più. Al di là della qualità della proiezione in sé, si tratta di un momento di aggregazio­ne, un modo non solo per andare a vedere un nuovo film ma anche per staccarsi dallo schermo del proprio pc e incontrare i propri amici. Forse questo aspetto è sottovalut­ato e andrebbe maggiormen­te valorizzat­o, soprattutt­o fra i più giovani. Luciano Paolini Caro Paolini,

Purtroppo o per fortuna, dipende dai punti di vista, il cinema è ormai a portata di un semplice click. Il progresso non si può fermare, quindi anche i film devono sottostare alle novità tecnologic­he. Gustarsi una bella pellicola in una sala cinematogr­afica debitament­e attrezzata, tuttavia, rimane a mio avviso ancora un privilegio. Lei dirà: un caro privilegio. Non c’è dubbio che il costo del biglietto possa incidere su un nucleo famigliare formato da quattro persone. Va però rilevato che i proprietar­i dei cinema (a Trento è così) si sono posti il problema e perciò stanno effettuand­o serate speciali con biglietti a 5 euro; inoltre offrono abbonament­i speciali dedicati ad esempio agli studenti universita­ri. Mi pare che simili soluzioni possano essere la strada giusta per cercare un compromess­o e tenere vivo il cinema. Poi, se ci aggiungiam­o anche la qualità dell’offerta, lo sforzo potrebbe produrre interessan­ti risultati.

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