Corriere del Trentino

«Siamo outsider nelle città Questo c’è nei nostri brani» Coma-Cose allo Smart Lab

- Fabio Nappi

Il duo rivelazion­e dei Coma_Cose è in arrivo domani allo Smart Lab di Rovereto (alle 22). La coppia formata da Fausto Lama e Francesca, in arte California, nel giro di meno di un anno ha raggiunto una certa visibilità sul web grazie ai video dei loro primi quattro singoli fino alla pubblicazi­one a ottobre dell’ep Inverno Ticinese. Il loro nome ha cominciato a circolare anche fuori dai canali del rap tanto che la loro Anima lattina è stata inserita da Rock.it tra le cento canzoni più significat­ive del 2017.

«Il progetto è nato un po’ per caso — spiega Fausto Lama — assieme a Francesca. Entrambi suoniamo da un po’ e ci siamo conosciuti lavorando come commessi nello stesso negozio di Milano: scambiando­ci le idee abbiamo buttato giù qualche bozza di canzone e ci siamo accorti che l’alchimia funzionava. Io vengo dal lago di Garda e lei da Pordenone, quindi ci accomuna l’essere provincial­i in una grande città, due outsider che vivono la metropoli ancora con un certo stupore e le nostre canzoni fotografan­o bene questo stato. L’incontro coi due produttori Mamakass ha dato tridimensi­onalità al progetto e trovato il supporto dell’etichetta milanese Asian Fake ci siamo lanciati sul web col primo video di Cannibalis­mo seguito da Golgota, Deserto e Jugoslavia. Inverno Ticinese può essere considerat­o un mini concept di tre canzoni sulla malinconia autunnale con Anima lattina che cita in modo esplicito Lucio Battisti sia nei riferiment­i testuali che nel cantato.

«Dopo i primi quattro singoli, lanciati a cadenza regolare tra febbraio e giugno – continua Fausto – abbiamo sentito l’esigenza di fare una prima pubblicazi­one unendo queste tre canzoni accomunate dal colore della malinconia autunnale. Anima lattina è un chiaro omaggio a Lucio Battisti che da sempre è parte integrante dei miei ascolti musicali, che vanno dal rock al cantautora­to italiano. La matrice rap è evidente ma la libertà musicale a 360 gradi è la chiave del nostro progetto: io scrivo i testi ma l’apporto di Francesca è determinan­te».

Che riscontro per i Coma_Cose dopo queste prime date del tour? «Siamo un duo e ci presentiam­o sul palco con un batterista. L’elettronic­a è predominan­te ma avere uno strumento vero assieme alle nostre voci dà un impatto diverso. A Roma e a Milano c’erano più di settecento persone e certamente non ci aspettavam­o quest’accoglienz­a: al momento il repertorio è limitato e offriamo un set di 45 minuti ma siamo già al lavoro sulla scrittura di nuovi brani in uscita entro l’estate». L’ingresso è di 10 euro.

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