I margini della poesia
Il programma di Semper dal 20 febbraio Dieci eventi con critici e scrittori noti
Percorso Le tappe: simbolismo videoarte e rinascita dei reading poetici
Università Torna il seminario di Taravacci e Zambon «Quest’anno un tema unificante: frontiere e contaminazioni» Aprirà Ordine. Tra gli ospiti Mazzoni, Piersanti, Borio
«E
sistono saperi fine a se stessi che — proprio per la loro natura gratuita e disinteressata, lontana da ogni vincolo pratico e commerciale — possono avere un ruolo fondamentale nella coltivazione dello spirito e nella crescita civile e culturale dell’umanità. All’interno di questo contesto, considero utile tutto ciò che ci aiuta a diventare migliori».
«Un successo planetario»: così viene definito sul sito dell’Università della Calabria il libro cui abbiamo attinto il passo del nostro incipit. Si tratta de L’Utilità dell’inutile. Manifesto di Nuccio Ordine, professore di letteratura italiana presso lo stesso ateneo calabrese. Uscito nel 2013 per i tipi di Bompiani, il saggio ha superato le quindici edizioni ed è stato tradotto in trenta lingue.
Attraverso le riflessioni di grandi filosofi e scrittori dall’antichità ai nostri giorni, l’autore mostra come l’ossessione del possesso e il culto dell’utilità finiscano per inaridire lo spirito, mettendo in pericolo non solo le scuole e le università, l’arte e la creatività, ma anche alcuni valori fondamentali come la dignità, l’amore e la verità.
Sarà proprio Ordine a inaugurare il 20 febbraio il Seminario permanente di poesia dell’Università di Trento, diretto da Pietro Taravacci e Francesco Zambon. Lo farà ovviamente con un approfondimento sulla poesia, dal luogo comune oggi posta al vertice «dell’inutile».
Iniziato nel 2013, pur mantenendo la formula che pubblico e studiosi hanno dimostrato di affermare, Semper propone quest’anno una novità di rilievo. «Ci sarà un tema unificante attorno al quale ruoteranno gli incontri — spiega in tal senso Zambon —. La scelta ha privilegiato un argomento centrale nella riflessione poetologica contemporanea: le frontiere della poesia, i suoi margini, i punti dove essa sperimenta nuovi assetti linguistici e si contamina con altre forme espressive».
Non si tratta dunque del concetto di frontiera inteso dal punto di vista spaziale, e neppure in un’accezione metaforica. Attraverso sette incontri con critici e tre dialoghi con poeti italiani, si indagheranno alcuni ambiti artisticoletterari: il poème en prose, la poesia che si fa narrazione e racconto autobiografico, la componente orale e performativa della poesia, il rapporto tra poesia e voce, tra poesia e musica e anche con il diritto. E ancora, la profonda relazione tra pensiero e poesia e gli sconfinamenti di questa nella filosofia, la problematica relazione tra poesia e saggistica in alcuni autori contemporanei.
«Se i bordi dell’oggetto-lirica sono stati oggetto d’indagine in tutte le epoche e in tutte le tradizioni, nel presente questo argomento si è fatto più pressante a seguito della crisi del concetto tradizionale di poesia lirica — prosegue Zambon —. Con il seminario intendiamo ripercorrere un itinerario critico e letterario che va dal pensiero poetico del postromanticismo e del simbolismo fino alle neoavanguardie, da Eliot fino alle contaminazioni con la videoarte e le espressioni digitali, alla rinascita dei reading poetici».
Mentre alcune date di Semper attendono una conferma, anticipiamo che tra i relatori, il 6 marzo ci sarà Mario Corona che interverrà su Walt Whitman, la cui scrittura tende a farsi filosofia, mentre il 10 aprile Claudia Di Fonzo offrirà una panoramica sui nessi tra letteratura e giurisprudenza. Italo Testa presenterà il numero 19 della rivista L’Ulisse dedicato al rapporto tra lirica, autobiografia e autofiction e Rosaria Lo Russo terrà un seminario sull’interazione tra poesia e voce. Fabrizio dall’Aglio, editore e poeta, sarà tra gli ospiti di una giornata di studi dedicata ai modi in cui l’industria editoriale interagisce con un genere ormai di nicchia come la poesia lirica. Infine, Pietro Taravacci e Franco Buffoni dialogheranno su metrica, prosodia e ritmologia nella scrittura poetica contemporanea.
Come da tradizione, non mancheranno alcuni nomi importanti della poesia contemporanea. Quest’anno sono stati scelti Guido Mazzoni, Umberto Piersanti e Maria Borio, tre autori la cui parola poetica esprime la tensione a interrogare e mettere in discussione la forma lirica.
In autunno è inoltre previsto un convegno internazionale che indagherà la frontiera tra poesia e musica dal Medioevo ad oggi, e vedrà dialogare critici e poeti. «La relazione tra poesia e musica è recentemente tornata agli onori della cronaca dopo l’assegnazione del Nobel per la letteratura a Bob Dylan. Il convegno sarà arricchito da una performance musicale sui trovatori e dall’incontro con alcuni giovani musicisti italiani e spagnoli, testimoni di una nuova leva di autori che unisce ricerca sulla parola e ricerca sulla musica» — conclude il docente.
Prosegue inoltre la collaborazione di Semper con la Biblioteca Tartarotti di Rovereto, che quest’anno si svilupperà attorno a un progetto in occasione della Giornata mondiale della poesia. Continua altresì il progetto pilota sulla traduzione, nella forma di workshop di traduzione poetica che nel 2017 hanno interessato l’ispanistica, l’anglistica e la slavistica e nel 2018 riguarderanno la francesistica e la germanistica.