Centrodestra, la certezza è Fugatti ma torna in auge anche Divina
Anche nel centrodestra resta una certa dose di incertez- za. L’unico collegio conside- rato ad oggi «sicuro» in termini di candidatura è quello di Maurizio Fugatti in Valsugana per la Camera. Rispunta, però, anche il nome di Sergio Divina come possibile capolista sul listino proporzionale del Carroccio sempre alla Camera.
TRENTO Se il centrosinistra è alle prese con un complicato tetris che non sembra risolversi, il centrodestra non è da meno. In questo campo, l’unica certezza che pare resistere a lungo è quella del segretario del Carroccio Maurizio Fugatti candidato alla Camera in Valsugana, sulla carta la partita che offre all’opposizione le maggiori chance di vittoria. La novità potrebbe essere rappresentata — ma il condizionale è d’obbligo — dal ritorno di Sergio Divina sul listino proporzionale.
La spartizione dei posti nel centrodestra risponde a logiche nazionali che poco o nulla hanno a che vedere con il territorio e che anche i vertici locali confessano, a taccuini rigorosamente chiusi, di non comprendere. I collegi della Camera dovrebbero andare tutti alla Lega. Le probabilità di elezione, a Rovereto come a Trento, sono modestissime, per questo il segretario ha ritagliato per sé la Valsugana. Fugatti non ha mai nascosto le sue ambizioni di rientro in Parlamento. Nel 2013, visse l’elezione in Provincia come una sorta di premio di consolazione dopo la debacle delle politiche 2013. Per questo, la notizia di un possibile rientro di Divina nel listino proporzionale del Carroccio ha un sapore particolare, quello della sfida. Quel posto Fugatti lo avrebbe riservato a sé in caso di sconfitta sul collegio e di probabile attribuzione alla Lega — e non a Forza Italia — dell’eletto nel listino. Se Divina dimostrasse ancora un peso nazionale tale da farsi imporre in Trentino al suo stesso segretario, Fugatti vivrebbe un piccolo incubo.
Quanto a Forza Italia, Michaela Biancofiore, dopo aver sfidato Dellai prima e Boschi poi a singolar tenzone, potrebbe essere chiamata a fare un passo indietro dal nazionale. Mario Malossini, esclusa la possibilità di correre in Valsugana, difficilmente accetterà altre sfide che potrebbero ridurlo a semplice portatore di voti. Defilato anche Giacomo Bezzi che ha subito le decisioni di Biancofiore e con ogni probabilità non sarà nemmeno candidato.
A Trento, per il Senato, correrà Andrea de Bertoldi, posto riservato dagli accordi nazionali a Fratelli d’Italia. I due posti rimanenti al Senato, dovrebbero essere rispettivamente occupati dal torbolano Luigi Masato (Rovereto) e dalla Procuradora del Comun general de Fascia, Elena Testor.
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