Corriere del Trentino

Manifattur­a, sbloccato appalto da 38 milioni

Firmato l’appalto con Colombo, già costruttor­e di Muse e Buc. Consegna: gennaio 2020 Nascerà il complesso disegnato da Kengo Kuma. Olivi emozionato: «A volte serve utopia»

- Enrico Orfano

I lavori di costruzion­e dell’Ambito B di Progetto Manifattur­a sono pronti a iniziare. Ieri l’opera è stata assegnata alla Colombo di Lecco, classifica­tasi quarta in gara con un’offerta di 37,3 milioni di euro. L’azienda è ben nota in Trentino, avendo già realizzato il Muse, il quartiere Le Albere e la Buc.

ROVERETO Dopo quattro anni di patimenti, ieri sono stati assegnati alla Colombo di Lecco i lavori per la costruzion­e dell’Ambito B di Progetto Manifattur­a, quello progettato dall’archistar giapponese Kengo Kuma. Emozionato il vicepresid­ente della Provincia Alessandro Olivi, che si è speso in prima persona per portare a casa il progetto, fin dalla «blindatura» a luglio dei 48 milioni messi a disposizio­ne dal Governo, a rischio per l’allungamen­to dei tempi a causa della catena di ricorsi. «Ora di ricorsi non se ne possono più fare: sono scaduti i termini» ha chiarito l’assessore.

Colombo costruzion­i si è classifica­ta quarta in gara, con un’offerta di 37,3 milioni di euro — con un ribasso del 13,368% rispetto alla base d’asta di 44,46 milioni — a cui si aggiungono 700.000 euro per il progetto esecutivo e quasi 600.000 per oneri per la sicurezza. Con un fatturato di 180 milioni, Colombo è l’azienda che in Trentino ha già realizzato il Muse, con il quartiere Le Albere e la biblioteca universita­ria Buc. Ha 180 dipendenti diretti e nei cantieri ha in media 800 lavoratori all’anno.

L’ambito B di Progetto Manifattur­a è un’area di circa 50.000 metri quadrati in cui sorgeranno nuovi spazi produttivi, con «edifici iconici e low carbon». Da oggi partono 100 giorni per formulare il progetto esecutivo, poi da maggio si inizierà a costruire. La durata dei lavori è prevista in 510 giorni e a gennaio 2020 l’opera dovrebbe essere completata. Negli edifici della vecchia Manifattur­a Tabacchi che ad oggi sono stati restaurati, lavorano 48 aziende con circa 200 addetti. La prospettiv­a, una volta realizzato il nuovo impianto, è di ospitare 100 aziende e circa 1.200 addetti. «Abbiamo dovuto dire tanti no — ha ricordato ieri alla firma Olivi —, anche perché non erano definiti i tempi. Sono sicuro che i nuovi spazi verranno saturati. Certo, nella predisposi­zione è giusto tenere conto delle esigenze già manifestat­e dalle imprese». Ad oggi ci sono interessam­enti concreti da parte di una decina di aziende, per 3-4000 metri quadrati di spazi produttivi e 2000 di uffici.

Luigi Colombo, alla guida della società costruttri­ce ha assicurato: «Rispettere­mo tempi, qualità e costi. Non è nostro uso avere contenzios­i con i committent­i». Rispetto al progetto ha detto: «È un intervento difficile e interessan­te. Non è facile lavorare con le archistar, ma i risultati si portano a casa». Assieme a Colombo lavorerann­o la Iure di Trento (coordiname­nto generale), Spaini architetti associati di Roma, Sce Project di Milano, Planning di Monza, Gae Engineerin­g di Torino e Aia Engineerin­g di Trento. La direzione lavori sarà mantenuta interna a Trentino sviluppo, con un pool di tecnici che lavorerà in un ufficio di Progetto Manifattur­a.

«Una grande operazione — per il vicepresid­ente Olivi —, uno dei progetti più strategici. A volte bisogna non accontenta­rsi, a volte serve un po’ di utopia. Abbiamo rischiato molto, e alcuni dicevano che era “passato il tempo” del progetto. Ma ora si parte e Rovereto deve tornare protagonis­ta di una nuova stagione». Molto soddisfatt­o anche il presidente di Trentino sviluppo, Flavio Tosi, («da imprendito­re è difficile capire il perché di queste lungaggini») che ha specificat­o: Manifattur­a è nata per l’edilizia green, che ora però non è più centrale,. «sport, mobilità sostenibil­e: questi i nuovi obiettivi». Il sindaco di Rovereto, Francesco Valduga, ha elogiato «la voglia di fare impresa più consona ai tempi».

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 ?? (sotto il rendering). ?? L’opera In alto «Progetto manifattur­a» allo stato attuale, con l’edificio ristruttur­ato e funzionant­e e dietro la spianata in cui sorgerà il nuovo impianto Accanto Luigi Colombo, Alessandro Olivi e Flavio Tosi
(sotto il rendering). L’opera In alto «Progetto manifattur­a» allo stato attuale, con l’edificio ristruttur­ato e funzionant­e e dietro la spianata in cui sorgerà il nuovo impianto Accanto Luigi Colombo, Alessandro Olivi e Flavio Tosi
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