«Le Pro loco sono volano d’intrattenimento»
Dallapiccola: «Non solo coesione sociale». Faes: «Comuni, dialogo con tutti»
TRENTO È stato presentato ieri il nuovo Piano strategico 2018-2020 della Federazione trentina Pro loco e dei loro consorzi. «Rafforzamento della sinergia con la Provincia, spinta all’innovazione del sistema Pro loco e maggiore attenzione alla promozione del territorio» sono i principali obiettivi del Piano.
In Trentino le Pro loco sono 190 e si avvalgono del lavoro di ben 25.000 volontari. «La Federazione ha iniziato la sua attività nel 2012, ponendosi numerosi obiettivi confluiti nel primo Piano strategico — spiega il presidente della Federazione Enrico Faes — La strada seguita ha contribuito a riconoscere alle Pro Loco un ruolo centrale nell’ambito della promozione turistica». «Le Pro loco sono una risorsa preziosa — ha commentato Michele Dallapiccola, assessore al turismo — Abbiamo capito che il loro compito non poteva esaurirsi nell’innalzamento del livello di coesione sociale nelle nostre comunità». Il percorso intrapreso ha quindi permesso di inserire nella riforma della legge sul turismo le Pro loco come attori istituzionali del sistema turistico. «Grazie al lavoro della Federazione simili realtà hanno assunto un ruolo economico — continua Dallapiccola — La loro funzione di intrattenimento del territorio si configura adesso non solo a livello sociale, ma anche e soprattutto a livello turistico e di business».
Il Piano strategico 20182020 nasce dunque nell’interesse di incrementare il dialogo della Federazione con i suoi interlocutori, i principali dei quali vengono individuati nella Provincia, nei Comuni, nelle singole Pro loco e in Trentino marketing. In particolare, alla Provincia è richiesto di rafforzare il mandato di legge, promuovendo sempre più la professionalizzazione del servizio offerto dalla Federazione. Dal canto loro, le Pro loco si impegnano in una politica che sia insieme di semplificazione, di qualificazione e di immagine. A tal proposito,