«Ring: no al tram, sì agli autobus»
Biasioli in commissione urbanistica: sistema più elastico
TRENTO L’idea è buona. E «va esattamente nella direzione auspicata dal Piano urbano della mobilità di poter contare su un sistema di trasporto pubblico in sede propria». Ma è il mezzo individuato dal «Ring» (il progetto degli architetti di CampoMarzio) che non convince l’amministrazione di Palazzo Thun. «Lo stesso progetto — precisa il vicesindaco Paolo Biasioli — potrebbe essere recuperato scegliendo un mezzo differente dal tram-treno, a cui sono riconducibili buona parte degli elementi di criticità che abbiamo individuato per la rigidità di questi sistemi che mal si adatta allo stato dei luoghi». Detta in altri termini: al posto del tram, si potrebbero utilizzare mezzi su gomma, «magari elettrici», che permetterebbero comunque di sfruttare «le potenzialità derivanti dal riutilizzo delle infrastrutture esistenti e dismesse» garantendo «una elasticità al sistema». E consentendo una realizzazione più veloce, magari con attivazioni parziali «e soprattutto immediate».
La valutazione degli uffici comunali (Servizio opere di urbanizzazione primaria, Progetto mobilità e sicurezza lavoratori, Progetto revisione del Prg) è stata illustrata dallo stesso assessore nell’ultima seduta della commissione urbanistica di Palazzo Thun, convocata proprio per analizzare il progetto elaborato dai professionisti di CampoMarzio per ridisegnare la mobilità cittadina. Una prospettiva che, in questi mesi, aveva attirato le attenzioni di molti, con più di una adesione. Tanto da convincere via Belenzani a un approfondimento da parte degli uffici e a una discussione in grado di coinvolgere il consiglio.