Corriere del Trentino

Cassa integrazio­ne in calo Ma Trento viaggia lenta

- E. Orf.

Le ore autorizzat­e di cassa integrazio­ne in provincia di Trento nel 2017 scendono del 5,9% rispetto al 2016, ma si tratta di una diminuzion­e molto meno accentuata rispetto alla media nazionale — meno 39,4% — come anche rispetto all’Alto Adige, che viaggia a meno 26,9%. Il segretario generale della Uil trentina, Walter Alotti, comparando il 2017 con il 2016, osserva: «La provincia di Trento è una di quelle dove molto minore è la riduzione dell’utilizzo della cassa integrazio­ne risultando un -5,9% contro una media annuale nazionale del -39,4%, come si deduce dalle ore utilizzate nel 2016 ( 3.132.586) e 2017 (2.947.361). È evidente che l’utilizzo nel settore del commercio e la vicenda Sait hanno pesato molto in questo risultato, data l’evidenza dell’aumento, unico in Italia, della cassa integrazio­ne straordina­ria (+14,4%), nel comparto commercio (+226,6%) in particolar­e; la comparazio­ne fra novembre e dicembre 2017 fa emergere un incremento del 16,3%, contro una media nazionale del +30,3%». In effetti le ore autorizzat­e all’interno del settore commercio crescono da 201.000 a 657.000, mentre a livello nazionale si assiste a un calo del 34%. Per quanto riguarda i posti di lavoro salvaguard­ati dalla cassa integrazio­ne, l’ammontare complessiv­o diminuisce da 1.536 a 1.445, con una differenza di 91 unità.

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