Collegio infermieri: urne aperte Clima teso, pesa il caso Zappini
Due liste a confronto. Voci incontrollate dopo l’interrogazione del M5S su Zappini
Elezioni al via in un clima effervescente per gli infermieri. Ieri, dopo l’annullamento delle elezioni di dicembre nelle quali era stata riconfermata alla presidenza Luisa Zappini, si sono riaperte le urne. Ma il voto è iniziato con voci incontrollate su possibili esposti dopo l’interrogazione di Degasperi sui permessi della dirigente.
TRENTO Sono iniziate ieri le elezioni per il rinnovo del collegio degli infermieri trentini. Un via libera al voto in un clima un po’ effervescente dopo la riconferma, a dicembre, della presidente uscente Luisa Zappini, annullata per il mancato raggiungimento del quorum. La legge prevede il 10% degli aventi diritto (4.417), ma alle urne sono andati solo 432 infermieri (9,78%). Si è sfiorato il quorum per un soffio, ma tanto è bastato, nonostante le rassicurazioni del collegio nazionale (pare che raggiungere il quorum sia un problema di moltissime città italiane), a far saltare il nome della Zappini. Tutto da rifare quindi.
Ieri mattina è ricominciata la nuova tornata delle elezioni nella sede di via Maccani, le urne resteranno aperte anche oggi dalle ore 10 alle 17 e domani dalle ore 7.30 alle 15. Ma questa volta non c’è una sola lista come in passato, ma sono due. Una sfida agguerrita dove «Insieme per fare la differenza» si propone come alternativa a quella della presidente uscente Luisa Zappini. Sullo sfondo c’è un mutamento anche formale del collegio che con la riforma Lorenzin diventa a tutti gli effetti un ordine e questo potrebbe aver riacceso gli interessi di molti. Diciannove infermieri ed ex dirigenti infermieristici si propongono come alternativa in nome della «trasparenza, partecipazione e rinnovamento». «La chiarezza d’intenti è il punto di partenza» si legge nel documento. Mentre la lista di Zappini si ripresenta con un gruppo «coeso» in nome della continuità.
Ora saranno gli infermieri trentini a scegliere, sperando che questa volta si raggiunga il quorum. Le elezioni sono iniziate ieri, ma il clima appare non proprio sereno soprattutto dopo la notizia dei giorni scorsi dell’interrogazione del consigliere provinciale dei Cinque Stelle Filippo Degasperi su Luisa Zappini, dipendente dell’Azienda sanitaria e responsabile dell’organizzazione della Centrale unica di emergenza (Cue), che ha sollevato dubbi su alcuni permessi della dirigente. Nell’interrogazione il consigliere chiede lumi sul contratto di Zappini e in particolare su cinque giorni di permesso di cura, presi tra febbraio e marzo 2015, nei quali Zappini sarebbe stata alle Maldive. In realtà la dirigente ha subito chiarito che il periodo di permesso era nettamente separato dalle ferie e che prima era andata in vacanza e poi aveva fatto assistenza familiare. Ma ieri il caso è tornato alla ribalta e si sono diffuse voci incontrollate prima su un possibile esposto presentato da Degasperi e poi sul fatto che il consigliere avrebbe parlato della vicenda alle forze dell’ordine, notizie smentite dallo stesso consigliere. Allo stato non c’è alcuna inchiesta aperta da parte della Procura e nessun accertamento avviato dagli investigatori. Resta da capire, a questo punto, se la vicenda si chiuderà qui e resterà nei confini del dibattito politico e del consiglio provinciale o prenderà altre strade.