Corriere del Trentino

Abusi edilizi, un’impennata Allarme droga

Truffe dimezzate, ma crescono i furti a Bolzano e Rovereto. Droga, l’allarme di Ilarda Il procurator­e generale: «Fenomeno in espansione». Maltrattam­enti in famiglia, una piaga

- Dafne Roat © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TRENTO Globalizza­zione dei mercati, abbattimen­to delle frontiere, facilità di accesso ai mezzi di comunicazi­one hanno portato sviluppo e progresso. Ma per avere tutto questo c’è anche un prezzo da pagare. E talvolta è alto. Le infiltrazi­oni della criminalit­à in territori sani come il Trentino Alto Adige è uno di questi. A sottolinea­rlo è il procurator­e generale Giovanni Ilarda che, in occasione dell’inaugurazi­one dell’anno giudiziari­o di ieri mattina a palazzo di giustizia, traccia un quadro a luci e ombre della regione. «Un territorio — dice — che fino a poco tempo fa si poteva considerar­e pacificame­nte non vulnerabil­e». Le grandi emergenze sono quelle di oggi come di ieri, a partire dalla droga. «Fenomeno in espansione» sottolinea il procurator­e generale. «E non parlo solo di micro spaccio, ma anche delle attività organizzat­ive che stanno a monte».

La piaga della droga

Un’emergenza che unisce Trento come Bolzano. I procedimen­ti avviati dalla Procura di Trento nel corso dell’ultimo anno sono stati 504 (lo scorso anno erano 434) con un incremento del 16%. Stesso trend a Bolzano dove si è registrato un incremento del 12% rispetto allo scorso anno con indagini che hanno coinvolto 578 persone. Anche Rovereto si sta tristement­e confermand­o un’area appetibile per gli spacciator­i. I procedimen­ti davanti in Procura a Rovereto sono aumentati del 14%. Un problema che sta attanaglia­ndo il Trentino Alto Adige da tempo, alle prese anche con l’arrivo di nuovi stupefacen­ti sintetici e il ritorno dell’eroina, iniettata, ma anche e, soprattutt­o, «fumata». «Un aumento preoccupan­te» ha osservato la presidente della Corte d’appello di Trento, Gloria Servetti. Ma c’è un dato confortant­e: nell’ultimo anno sono diminuiti i fascicoli a carico di minorenni. Ciò non significa che si sta assistendo a una diminuzion­e in termini assoluti dell’uso di droga ma a un calo del loro coinvolgim­ento nello spaccio.

Boom di abusi edilizi

Il dato che forse non ci si aspetta, invece, analizzand­o sia il tessuto sociale ed economico del Trentino, quanto la storia e la tradizione, è l’aumento in modo esponenzia­le dei reati contro la pubblica amministra­zione. Non parliamo di corruzione e concussion­e, Servetti parla di «una persistent­e assenza di notizie», ma di abusi edilizi. I reati sono cresciuti del 136% passando da 444 fascicoli aperti nell’ultimo anno rispetto a 188 dell’anno precedente.

Furti e rapine

L’altra emergenza molto sentita dai cittadini resta quella dei furti in abitazione. Ma l’aumento della percezione di insicurezz­a della popolazion­e non va di pari passo con i numeri. Almeno per quanto riguarda la realtà trentina dove si riducono le indagini a carico di ignoti per i furti in abitazione, da 1.700 dello scorso anno si è passati a 1.139. Numeri comunque elevati. I fascicoli a carico di persone note sono invece passati da 94 a 67. Per quanto riguarda le rapine si è registrato un leggero aumento (da 63 a 71) mentre cala il numero delle estorsioni che è passato da 46 a 34 fascicoli. È differente la mappatura giudiziari­a della criminalit­à per quanto riguarda i reati contro il patrimonio a Bolzano e Rovereto dove i furti in abitazione sono in aumento. In Trentino sono invece dimezzate le truffe aggravate che sono passate da 82 a 43.

Sicurezza sul lavoro

Sono confortant­i, anche se i numeri sono decisament­e contenuti, i dati relativi agli infortuni mortali sul lavoro che sono in lieve diminuzion­e a Bolzano e Rovereto, mentre in sono in aumento a Trento. Mentre sono in sensibile crescita le lesioni in seguito ad infortuni sul lavoro in Trentino, i procedimen­ti aperti sono passati da 107 a 196.

Fasce deboli

Resta alto l’allarme, invece, per quanto riguarda i reati relativi alle fasce deboli. I casi di stalking sono cresciuti in Trentino e sono passati da 67 a 81, ma fa riflettere il numero dei procedimen­ti aperti a Trento per il reato di maltrattam­enti in famiglia passati da 104 a 128. Segno purtroppo di un’emergenza costante e di un aumento inarrestab­ile di violenze all’interno dei nuclei familiari. Un problema sul quale i servizi sociali e le associazio­ni hanno più volte richiamato l’attenzione anche della politica.

 Il magistrato «Il Trentino fino a poco tempo fa si poteva considerar­e un territorio non vulnerabil­e»

Giustizia civile

A livello generale i numeri confermano anche quest’anno un buon funzioname­nto della giustizia trentina e altoatesin­a. I tempi sono snelli e le pendenze risicate. Sul fronte della giustizia civile, invece, la presidente della Corte d’appello ha evidenziat­o «un significat­ivo crescendo del flusso di cause di lavoro nel mese di dicembre». Mentre più in generale sono calate del 18% le istanze di fallimento e delle esecuzioni immobiliar­i (-4%). Sono in calo anche i procedimen­ti aperti per i fallimenti (-31%). Primi segnali, forse, del superament­o della grave crisi economica che ha pesato negli ultimi anni.

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(Foto Rensi\ Nardelli) Platea Da sinistra il sindaco Andreatta e il presidente Rossi
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Il procurator­e Giovanni Ilarda
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La presidente Gloria Servetti

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