Corriere del Trentino

Statuto Itas, i delegati alzano la voce

All’apertura di Lorenz, Girardi risponde: «Prendo atto, ma no comment» Riforme statutarie, la base vorrebbe essere coinvolta prima dell’assise

- E. Orf. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

I cambiament­i in corso in Itas Mutua sono osservati da vicino dai delegati. Chiedono di essere coinvolti nella definizion­e delle nuove regole, non solo di votarle in assemblea, una volta fissate.

Arrivati ormai alla fine TRENTO di gennaio, non c’è più molto tempo perché Itas Mutua riesca a convocare l’assemblea straordina­ria dei delegati per marzo, con la modifica dello statuto all’ordine del giorno. Per questo almeno in Trentino Alto Adige corre voce che i delegati stessi si stiano organizzan­do, per cercare di interloqui­re con i vertici proprio sulle modifiche alle regole. Prima di arrivare in assemblea ad alzare sempliceme­nte la mano. Allo stesso modo anche gli agenti si stanno confrontan­do ed è probabile che, dopo che il polo regionale e il presidente nazionale hanno espresso opinioni diverse, discontinu­ità il primo contro supporto ai vertici il secondo, ci saranno prossimame­nte incontri per decidere una linea comune.

Sul Corriere del Trentino ieri Lorenz ha confermato la sua richiesta di restare presidente nei prossimi tre ann, non ha però chiuso la porta all’iniziativa dell’avvocato Andrea Girardi. Ha confessato che gli piacerebbe che ci fosse una sola lista, ma ha anche annunciato che nel prossimo statuto verranno introdotte le regole per una competizio­ne elettorale, che ora mancano. Inoltre ha difeso a spada tratta il suo vicepresid­ente, Giuseppe Consoli, mettendo la mano sul fuoco anche in merito alla sua buona fede sull’affare da 12,5 milioni a debito piuttosto che in capitale. Che ne pensa Girardi, che pure lui per Consoli non ha molta simpatia? «Ho preso atto di quello che ha detto il mio presidente, ma non ho nessun commento da fare» dice l’avvocato.

Gli 800.000 soci di Itas Mutua, cioè coloro che hanno sottoscrit­to una polizza presso un agente, sono rappresent­ati da circa 180 delegati in Italia. Un agente, ogni 2500 soci, può identifica­re un delegato, che poi viene accettato o meno dalla compagnia. Attualment­e Itas ha in Italia circa 220 agenti, di cui più o meno un quarto in Trentino Alto Adige. Collegati agli agenti della regione, però, ci sono delegati per un 53% del totale, la maggioranz­a. Vero che gli agenti non sono parte «attiva», non votano in assemblea, ma è una consuetudi­ne che ci sia una «coerenza di ragionamen­ti» fra agenti e delegati. Insomma tirano le fila.

Il sistema probabilme­nte era più adatto a una Mutua di 200 anni fa. Ora Itas Mutua gestisce qualcosa come 815 milioni di euro di premi: forse sarebbe il caso di strutturar­e in maniera più precisa la rappresent­atività — pensano i delegati — costruendo regole solide, per mappare bene il territorio, in modo da evitare squilibri. Ecco perché c’è un certo malcontent­o rispetto alla mancata condivisio­ne di ragionamen­to sul nuovo statuto. Dagli auguri pre-natalizi la società non ha più incontrato i delegati, i quali, peraltro, nemmeno Girardi hanno mai visto in modo plenario. Il modello mutualisti­co, in questa fase, ha bisogno di una messa a punto, pensano in molti.

L’altro fronte importante è quello degli agenti: sul Corriere del Trentino il presidente nazionale Massimo Binini ha dimostrato vicinanza alla li- nea di Lorenz, in particolar­e valutando positivame­nte il fatto che il cda abbia approvato nei giorni scorsi il piano triennale. Questo fatto ha invece spiazzato gli agenti del Trentino Alto Adige, che ritengono sia strano che consiglio a tre mesi dalla scadenza fissi l’operativit­à per i prossimi tre anni. E che lo statuto dovrebbe essere cambiato in accordo con i delegati. Nella riunione di giovedì sera 48 partecipan­ti su 54 agenti hanno votato all’unanimità un documento in cui chiedono una svolta urgente e che ci sia una sintesi fra la proposta di Lorenz e quella di Girardi, che evidenteme­nte conoscono. Ancora una volta però prendendo le distanze da Consoli.

L’auspicio di Girardi, agenti del Trentino Alto Adige e «loro» delegati convergere­bbe sul ticket Lorenz-Girardi senza Consoli. E chissà che non ci sia pure lo zampino politico dietro. Il «resto d’Italia» degli agenti punterebbe su LorenzCons­oli. E l’ex presidente Di Benedetto inciderà ancora? E le vicende giudiziari­e?

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In notturna La facciata della sede di Itas Mutua alle Albere a Trento

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