Le opposizioni all’attacco: «Episodi indecenti»
Cia: «Manca alternanza nelle istituzioni per vigilare». Degasperi: «Serve pulizia morale»
TRENTO Opposizioni all’attacco sull’inchiesta della Procura di Trento relativa a una serie di appalti nel settore della sanità. «È impossibile non esprimere disgusto per questo ennesimo episodio fuori dai limiti della decenza», afferma in una nota il consigliere provinciale di Agire per il Trentino Claudio Cia. «Pare stia crollando il castello di carte della tanto decantata eccellenza trentina, un castello di carte generato da decenni di governo di centrosinistra, in balia di ogni folata di vento come fosse una tempesta. Un sistema consolidato e ormai incancrenito - sottolinea Cia che ha impedito quell’alternanza tanto necessaria nelle istituzioni pubbliche per garantire un positivo ricambio e vigilanza nei vari uffici. Da anni — prosegue Cia — si evidenziano questioni poco chiare, dal caso Trento Rise a rapporti poco chiari tra reti di società collegate all’Azienda sanitaria, o vere e proprie truffe all’interno della stessa con lacune nei sistemi di controllo, eppure in questi casi la Provincia fornisce sempre risposte incomplete, rassicuranti ed evasive, mirate a ovattare e silenziare ogni voce critica».
Duro anche il commento del pentastellato Filippo Degasperi: «L’inchiesta dimostra che la sanità trentina necessita di pulizia morale. L’assessore, il direttore generale e i suoi collaboratori sono abili nel presentare strutture e innovazioni organizzative con doti di autoreferenzialità, omettendo volutamente quello che è stato già realizzato in altre regioni».
La critica «Le risposte alle interrogazioni sono sempre incomplete ed evasive»