«Materiali e manutenzione carenti»
Delega sulla giustizia sotto tiro. Rossi: stanziati 25 milioni di euro
TRENTO Problemi di manutenzione degli uffici giudiziari, carenze o ritardi negli interventi, poi ci sono le difficoltà nell’inquadramento del personale amministrativo che ha costretto i dipendenti ad appellarsi agli organi sindacali. Il 2017 doveva essere l’anno di una giustizia nuova, più funzionale sotto l’insegna del decreto legislativo 7 del febbraio 2017, entrato in vigore a marzo, che ha di fatto segnato il passaggio delle competenze della giustizia alla Regione. L’ente ha acquisito la gestione degli immobili e del personale amministrativo.
Un accordo tra Regione e Ministero che era stato salutato, seppure con qualche perplessità, in modo positivo a palazzo di giustizia, ma a distanza di qualche mese la nuova gestione sta svelando le prime incrinazioni. La presidente della Corte d’appello di Trento, Gloria Servetti, ieri non ha mancato l’occasione di punzecchiare la Regione sottolineando le «carenze» relative alla tempestività della manutenzione e delle forniture di materiali che hanno «ingenerato il convincimento — spiega di un mutamento non volto al miglioramento e all’efficienza, ma all’insorgenza di nuove, forse diverse, ma altrettanto gravi difficoltà».
«Occorre fare di più e con maggiore rapidità» ha aggiunto il procuratore generale Giovanni Ilarda. Il procuratore parla delle gravi carenze di risorse umane a quali il Tribunale di Trento è riuscito a fronteggiare, «ma solo grazie allo straordinario impegno delle poche, troppo poche, unità di personale presenti». Poi il riferimento alle dotazioni. «È necessario uno sforzo maggiore, non è tollerabile, almeno per gli standard del Trentino, che vi siano uffici che non hanno ancora il sito internet». Puntuale la risposta del presidente Ugo Rossi, intervenuto in qualità di vice presidente della Regione. Dopo aver portato i saluti del presidente Arno Kompatscher, Rossi ha snocciolato numeri e ha parlato dell’obiettivo per il 2018 di effettuare 50 nuove assunzioni. «Questo in attesa — spiega — che il Ministero della Giustizia si pronunci in ordine all’individuazione degli standard e dei parametri di servizio per l’esercizio delle funzioni delegate». Per quanto riguarda il subentro della Regione in tutti i contratti in essere e stipulati dal Ministero tutto questo ha portato un lavoro straordinario, ha spiegato Rossi ricordando che «La Regione per l’esercizio 2018 ha stanziato 25.816.000 euro per far fronte all’attuazione della delega, questo importo è di 20.864.000 destinato alle spese per il personale, il resto, circa 5 milioni di euro, è destinato ai servizi di funzionamento».
Presidente L’obiettivo per il 2018 è l’assunzione di altre cinquanta persone