«Mai più fascismi»: l’appello alle istituzioni
Nasce un comitato provinciale. L’Anpi: «Sconcerto per CasaPound nelle liste elettorali»
TRENTO E’ stato presentato ieri il nuovo comitato provinciale, composto da diverse anime, che vuole sensibilizzare cittadini e istituzioni sui rigurgiti fascisti e nazisti che stanno colpendo la nostra società. Un appello lanciato dall’Anpi a cui hanno aderito i sindacati confederali, le Acli trentine, l’Arci, diversi partiti politici e pure l’Udu, l’unione degli studenti universitari.
«Abbiamo dato il via a una raccolta firme che vuole essere una mobilitazione popolare — spiega il presidente dell’Anpi del Trentino, Mario Cossali — e che porteremo al presidente della Repubblica il prossimo 2 giugno, festa della Repubblica». Il documento da sottoscrivere mette in rilievo come si stanno prendendo con leggerezza «certi fenomeni che diffondono il virus della violenza, della discriminazione, dell’odio verso chi bollano come diverso, del razzismo e della xenofobia, a 80 anni da uno dei provvedimenti più odiosi del fascismo: la promulgazione delle leggi raziali».
L’allarme democratico, ma anche culturale, si sofferma su una più puntale attuazione delle disposizioni della Costituzione, delle leggi Scelba e Mancino che puniscono ogni forma di fascismo e razzismo. «Mi lascia sconcertato — ha detto Cossali — che alle elezioni una lista come CasaPound, dai chiari riferimenti razzisti, sia stata approvata. Siamo davanti a cedimenti istituzionali inaccettabili».
Dal 10 febbraio nelle piazze faranno capolino i banchetti per la sottoscrizione del documento, on line basterà collegarsi al sito per aderire, mentre le associazioni promuove- ranno l'iniziativa attraverso propri canali.
«Invitiamo e sollecitiamo le Istituzioni a operare perché lo Stato manifesti pienamente la sua natura antifascista in ogni sua articolazione, impegnandosi sul terreno dela formazione, della memoria, della conoscenza».
Nessun monito, ma quello che viene caldeggiato è un lavoro di dialogo e di discussione. Lorenzo Pomini, segretario della Cisl ha sottolineato il particolare momento politico di campagna elettorale, come non ci sia «un reale confronto sui programmi, ma ci sia la ricerca di un nemico». Franco Ianeselli, segretario della Cgil ha riconosciuto che pur senza evidenti criticità anche in Trentino «non deve essere sottovalutata l’indifferenza con cui vengono bypassati certi fenomeni».
Il documento L’appello nazionale verrà consegnato al presidente Mattarella il prossimo 2 giugno