Corriere del Trentino

Dao-Sait, la collaboraz­ione resta un sogno Salta l’obiettivo di Fezzi: occasione persa

Il presidente: «Potevano scattare collaboraz­ioni con Sait. Ma il passato non si supera» Quote delle Rurali, «vertice con Ccb in settimana». «Elezioni, incontrerò da solo le coop»

- Orfano

Far transitare Dao nel ramo «consumo» di Federcoop , contro il blocco che negli anni ha sempre posto il Sait, era un obiettivo del presidente Mauro Fezzi. Che ha presentato la cosa al comitato esecutivo e al cda, ma ha ricevuto un «no». Dispiaciut­o il presidente, soprattutt­o perché così è molto difficile che fra le due centrali si instaurino forme di collaboraz­ione. Fra le grane che Federcoop deve affrontare c’è poi la questione delle quote associativ­e delle Rurali e l’iter verso le elezioni. Fezzi si prepara a un’operazione ascolto da solo sul territorio.

TRENTO L’estate scorsa il presidente di Federcoop Mauro Fezzi aveva promesso di occuparsi del tema dello spostament­o di Dao dal ramo «servizi», dove sta perché il Sait chiude le porte, a quello del «consumo», perché sempre di supermerca­ti si tratta. A fine anno ha affrontato la questione, ma prima il comitato esecutivo e poi il consiglio hanno risposto negativame­nte. Fezzi prende atto, anche se non fa salti di gioia. Intanto a breve deve risolvere la grana delle quote associativ­e del credito e l’assemblea elettiva di giugno si avvicina. «Andrò a parlare di persona con i soci», dice, per trovare un nuovo o nuova presidente.

Presidente Fezzi, ci risulta che lei abbia portato la questione Dao sia in comitato esecutivo che in consiglio di amministra­zione di Federcoop, ricevendo pero un «no» allo spostament­o.

«Confermo. Capisco le difficoltà che ci sono nell’idea di spostare Dao nel ramo consumo e a ben vedere non è che cambi molto all’atto pratico. Mi dispiace piuttosto che si allontani la possibilit­à che le due attività riescano a trovare forme di collaboraz­ione, nell’area movimentaz­ione o in quella informatic­a. Avere dei tavoli per sviluppare soluzioni comuni sarebbe importante, ma se ognuno vuol difendere la sua posizione la Federazion­e non può costringer­e».

Il Sait ad aprile licenzia 80 persone, Dao sta meglio e continua ad attrarre Famiglie cooperativ­e. Un passaggio nel consumo potrebbe costituire un segnale di distension­e?

«Questo è un ragionamen­to che posso fare io, ma è tutto da vedere. Evidenteme­nte c’è un passato che non si riesce a superare, anche sul fronte delle collaboraz­ioni a quanto pare le rispettive centrali nazionali pongono vincoli non superabili».

Un altro fronte caldo, presidente, è la richiesta di Ccb di dimezzare le quote associativ­e alle Federazion­i. Voi avete chiesto di sospendere le decisioni e un incontro per trovare un’intesa.

«È un tema delicato, conto di poterlo risolvere nel giro di una settimana. Abbiamo già incontrato le Federazion­i vicine di Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e altre per parlarne. Noi abbiamo gli altri settori, le altre no. Credo che alcune chiuderann­o».

Poi c’è la questione del passaggio del personale in Ccb. Nella sua comunicazi­one i toni non sono del tutto rassicuran­ti, questa trentina di persone è un po’ in ballo.

«Diciamo che se ne parla. Ma a un bel momento bisognerà pur prendere una decisione vera».

Nel suo ultimo editoriale lei parla dell’approvazio­ne delle linee guida per il riassetto di Federcoop.

«Sì, abbiamo la cornice. Adesso il direttore Alessandro Ceschi ci sta lavorando per definire i contenuti. Ma chissà, magari io non la vedrò nemmeno».

Le elezioni si avvicinano.

«Giugno è praticamen­te alle porte, in un anno decisament­e intenso, fra l’altro. Adesso vediamo se il consiglio uscirà con una sua proposta di candidato da presentare in assemblea. Il termine è il prossimo 31 marzo, praticamen­te ci siamo».

Si fanno nomi per prendere il suo posto?

«Voglio andare sul territorio per sentire direttamen­te il pensiero delle cooperativ­e. Stiamo mandano le lettere per fissare gli incontri. Ci vado da solo, non ho interessi di rielezione quindi mi posso prestare. Poi vediamo».

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 ??  ?? Intemperie Presentato ieri il piano Cooperfidi con il vicepresid­ente Giacomo Broch, il direttore Claudio Grassi, il presidente Renzo Cescato, Fezzi, Mellarini e Dallapicco­la
Intemperie Presentato ieri il piano Cooperfidi con il vicepresid­ente Giacomo Broch, il direttore Claudio Grassi, il presidente Renzo Cescato, Fezzi, Mellarini e Dallapicco­la

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