Grandinate, Cooperfidi offre ulteriori risorse
Cooperfidi e Provincia mettono a disposizione 2 milioni di euro per prestiti diretti a favore di chi la scorsa estate è stato colpito da trombe d’aria e grandine. Intanto l’assessore Michele Dallapiccola intende accompagnare le Op «all’alba dell’unificazione del mondo melicolo trentino».
A giugno Cooperfidi e Casse rurali insieme hanno messo a disposizione un plafond da 5 milioni per sostenere i coltivatori colpiti dalle gelate. Finora sono state perfezionate 77 pratiche per un totale di 2,95 milioni. La nuova operazione invece vede partecipi Provincia e Cooperfidi, con un milione ciascuna. Si mettono a disposizione mutui diretti da 10 a 100.000 euro, al tasso fisso dell’1,6% e «spese accessorie molto limitate». La durata è di 7 anni: nei primi due anni si pagano solo gli interessi, poi la restituzione avviene in 5 anni. Il 10% sarà riservato alle Pmi condotte da giovani agricoltori. Il provvedimento è valido per le coop, ma anche per gli altri tipi di aziende. In sede di richiesta di finanziamento le imprese dovranno dimostrare il danno tramite perizia tecnica. In questo caso le aziende hanno denunciato il costo degli interventi di ripristino, generalmente non coperti da assicurazione (a differenza dei danni per mancata produzione) a cui si aggiungono i mancati raccolti fino a ripristino.
Tiziano Mellarini, assessore alla cooperazione, ha lodato «l’operazione di sistema», mentre il suo collega Dallapiccola (agricoltura) ricorda quanto fatto dalla Provincia per alleviare i danni del 2017. «Per le serre e i piccoli impianti 500.000 euro, 4 milioni (più 500.000 euro dalla cooperazione) per i lavoratori stagionali rimasti a casa. Ora arriverà — ha annunciato — un bando per reimpianti: 3 milioni dalla Provincia più altrettanti da Bruxelles con i fondi Ocm, per piantare nuove varietà più sostenibili nei terreni danneggiati, varietà che si adattino bene alla coltivazione biologica, per rispondere alle richieste del mercato». Dallapiccola poi vede bene l’unificazione del mondo melicolo trentino: Melinda e La Trentina già collaborano commercialmente (sono insieme a Fruit Logistica a Berlino), «è in stato avanzato la discussione anche con Sft per un accordo commerciale». Sft in questi giorni sta decidendo se aderire alla Op di La Trentina o di Apofruit Cesena, nella cui orbita si trova già. Per lasciare Apofruit occorre pagare una penale di quasi 2 milioni. Possibile un sostegno? «È il socio che decide — sottolinea Dallapiccola —, valutando remunerazione, costi e benefici. Noi siamo convinti che la valutazione propenderà per il Trentino: Sft tiene conto che la collaborazione e l’aiuto ci sono. Ma la Provincia comunque non forza nessuno».
Altra questione l’operatività del consorzio Codipra, che ha un credito dal pagatore nazionale Agea (per decine di milioni) e nel frattempo chiede aiuto ai soci, mentre i pagamenti dei danni assicurati sarebbero a posto. «Il ritardo è dovuto al non allineamento dei sistemi informatici: ma la questione si risolve a giorni» assicura Dallapiccola.